Il traffico marittimo – La situazione oggi
Considerazioni dall’intervento di Giampaolo Botta, Direttore Generale di Spediporto al Convegno “XIII Rapporto annuale | Cina 2022” – scenari e prospettive per le imprese.
Nel primo quadrimestre del 2022 i servizi del porto di Shanghai riaprono e la congestione dei porti raggiunge livelli mai visti. Nell’aprile del 2022 aumentano i casi Covid, causando mancanza di personale e norme sanitarie stringenti che rischiano di portare alla paralisi completa; nel frattempo il numero di navi in attesa fuori dai porti cinesi tocca quasi le 500 unità. I contenitori che aspettano sono il 195% in più rispetto al febbraio dello stesso anno.
A maggio 2022 emergeranno nuove problematiche nella catena di approvvigionamento con un conseguente aumento dei costi e un quinto della flotta mondiale è bloccata nei porti. A giugno la situazione rientra quasi alla normalità dopo i mesi del lockdown, il tempo d’attesa scende da 69 ore (aprile) a meno di 30 ore. Abbiamo un congestionamento e ritardi nei porti Europei.
Conclusioni dell’intervento di Giampaolo Botta, Direttore Generale Spediporto al Convegno “XIII Rapporto annuale | Cina 2022” – scenari e prospettive per le imprese.
La prima domanda che viene posta è quanto effettivamente ci metteranno le dinamiche commerciali a tornare alla normalità. Si temono gravi conseguenze post Covid e una congestione ancora pesante in Europa. Le infrastrutture inadeguate statunitensi rischiano pesanti effetti sulla catena di approvvigionamento globale. Infine i costi del trasporto torneranno alla normalità oppure ci saranno ulteriori aumenti che si ripercuoteranno nella quotidianità, a questo potrà rispondere solo il mercato.
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Il Convegno “XIII Rapporto annuale | Cina 2022” – scenari e prospettive per le imprese, è stato organizzato da Fondazione Italia Cina:
Fondata nel 2003 da Cesare Romiti, la Fondazione Italia Cina supporta istituzioni e imprese per promuovere gli scambi politici, economici, commerciali, scientifici e culturali tra i due paesi. Gli obiettivi sono di agevolare i flussi di persone, idee, capitali, beni e servizi tra Italia e Cina, favorire e supportare la collaborazione e la penetrazione imprenditoriale/industriale in entrambi i Paesi, infine promuovere il Made in Italy. La fondazione conta circa 200 soci e un network di migliaia d’imprese e soggetti istituzionali: società italiane di diversi settori, dimensioni e obiettivi, che operano con il mercato cinese, multinazionali cinesi che hanno investito nel nostro Paese, enti e associazioni.
XIII Rapporto annuale “Cina 2022”, prima edizione di ICCF
Vittorio Dufour
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