In una caldissima giornata di aprile, tra Sestri Levante e Moneglia, ho scoperto le infinite gradazione di azzurro che si mescolano tra il cielo e il mare. La traversata Punta Manara – Punta Baffe – Moneglia è un’escursione strepitosa, ma piuttosto impegnativa e certo non adatta a questa stagione, ma da programmare in periodi con temperature più sopportabili.
Punta Manara è una meta conosciutissima e molto frequentata, difficilmente ci sono punti così panoramici (instagrammabili direbbe qualcuno) e al contempo facilmente raggiungibili.
Il tratto è breve, si percorre in meno di un’ora con un dislivello modesto. La via d’accesso parte dal carruggio di Sestri Levante, infilandosi sotto un voltino in vico del Bottone. Da lì si prosegue in salita verso il colle della Mandrella, inizialmente su una mattonata tra le case, per poi raggiungere il sentiero, immerso tra il verde profumato della vegetazione mediterranea e il blu senza fine del mare.
Il rischio qui è di restare abbagliati dalla bellezza, fermandosi ogni tre passi per catturare bellissimi scorci della Baia del Silenzio.
La punta del promontorio si raggiunge con un ultimo sforzo, salendo una ripida scala in pietra. Di Torre Manara resta solo un rudere, a memoria del sistema di torri di avvistamento che punteggiavano i promontori all’epoca della Repubblica di Genova.
A strapiombo sul mare, il panorama è mozzafiato, non c’è altro modo per definirlo, con buona pace di sinonimi meno abusati e termini evocativi.