Come annunciato, il corteo dei lavoratori ex Ilva si è fermato oggi sotto la Prefettura. E nel pomeriggio si è svolto l’incontro tra i rappresentanti dei lavoratori e il prefetto di Genova.
Lo sciopero è stato indetto per bloccare il provvedimento disciplinare di Acciaierie d’Italia nei confronti di un dipendente secondo loro responsabile della caduta di una bobina da 150Kg.
Al termine dell’incontro, è stato deciso che l’avvocato del lavoratore invierà una lettera ad Acciaierie d’Italia, nella quale si dice che l’azienda ha 7 giorni di tempo per specificare la sua decisione circa il provvedimento. Le soluzioni possibili, al momento, sono il reintegro, la sospensione o il licenziamento.
Com’è risaputo, la rsu di Acciaierie ha denunciato più volte la mancanza di adeguati lavori di manutenzione che hanno pregiudicato la sicurezza sul lavoro. Creando una situazione insostenibile per l’incolumità stessa degli operai. Infatti, come avevamo già scritto in un precedente articolo, è solo per puro caso se gli incidenti non hanno provocato feriti o vittime.
Le Segreterie della CGIL di Genova e Liguria sono a fianco dei lavoratori, e in una nota fanno sapere che
“Chiediamo il ritiro del provvedimento disciplinare ai danni del dipendente sul quale l’azienda cerca di scaricare le proprie responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro, e inoltre deve garantire di chi lavora e deve investire su Cornigliano. Il nostro Paese non può permettersi di rimanere indietro in una produzione che gli altri paesi considerano strategica. E’ giunto il momento in cui dalle parole si passi ai fatti e che per davvero Cornigliano sia messa in grado di produrre in sicurezza per il benessere di chi lavora, della città e del Paese”.
L’azienda, da parte sua, ha fatto sedere al tavolo col Prefetto e i rappresentanti dei lavoratori i suoi avvocati. E considerando questo fatto, il segretario generale della Fim Cisl Liguria Christian Venzano ha affermato che
“Abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione della totale assenza da parte dell’azienda delle relazioni sindacali inviando oggi i suoi avvocati all’incontro col Prefetto. La gestione della vicenda del lavoratore sospeso dopo essere stato vittima di un incidente sul lavoro è surreale. Aspettiamo ora la decisione dell’azienda circa le motivazioni presentate dal lavoratore. E’ un altro episodio che certifica una situazione sempre più difficile a Cornigliano. Non si può andare avanti così: il governo si prenda le sue responsabilità e finalmente intervenga concretamente per dare un futuro alla siderurgia italiana partendo dalle manutenzioni e dalla sicurezza”.
Nell’immagine in evidenza la Prefettura di Genova