Domenica 10 aprile torna l’appuntamento con la tradizionale Fiera di Sant’Agata nel quartiere di San Fruttuoso.
L’assessore al Commercio Paola Bordilli ha affermato che “Si tratta di un’edizione nell’inusuale stagione primaverile, una data concordata lo scorso gennaio con gli operatori commerciali e le associazioni rappresentative del comparto degli ambulanti e dei fieristi per recuperare l’appuntamento che, nella data tradizionale della prima domenica di febbraio, sarebbe caduta nel pieno del periodo delle forti limitazioni pandemiche”.
La Fiera è un evento molto sentito non solo nel quartiere, ma in tutta la città e richiama operatori da tutta Italia: tra i 620 banchi saranno infatti rappresentate quasi tutte le regioni.
“È la fiera più grande della nostra città e una tra le più attese sia tra gli ambulanti che tra i cittadini per le categorie merceologiche rappresentate” spiega l’assessore Bordilli. “Proprio per poter garantire la partecipazione dei genovesi e dei fieristi abbiamo deciso di recuperarne lo svolgimento in primavera, la settimana prima di Pasqua: una decisione nel solco della responsabilità come già avvenuto lo scorso anno quando, sempre in accordo con gli operatori, avevamo optato per recuperare la fiera a inizio autunno, il 10 ottobre”.
Ricordiamo ai nostri lettori che la Fiera di S. Agata è nata con l’avvento del cristianesimo per scalzare i riti pagani della fertilità che seguivano i giorni della Merla. Si tratta di una festa diventata un classico della tradizione genovese di cui si ha memoria dal Medioevo. Quando allevatori e agricoltori scendevano a “fondovalle” sulle rive del Bisagno incontrando i mercanti che provenivano da varie località.