Dopo le nuove sanzioni alla Russia, tra cui l’esclusione delle banche dal circuito dei pagamenti Swift, il Rublo crolla e cede il 30% al Dollaro mentre la Banca centrale russa ha aumentato i tassi d’interesse al 20%.
Stamattina la Borsa di Mosca ha aperto con 3 ore di ritardo, e gli spread sul rublo sono aumentati di 8 volte, con i market maker da Sidney a Hong Kong che si tirano indietro.
Intanto in Russia si stanno formando lunghe code ai bancomat in cerca di contante sempre più difficile da trovare, specialmente i Dollari. Infatti la corsa ai Dollari non è frenata nemmeno dal cambio svantaggiosissimo offerto da alcune banche che in alcuni casi hanno pagato 100 Rubli per 1 Dollaro, a fronte di un cambio ufficiale di 83,7.
Il timore è che il Rublo crolli ancora sui mercati, in un “panic selling” di cui si sono visti i primi segni la settimana scorsa. Molti cittadini russi temono di non poter più usare i circuiti internazionali delle carte di credito per i pagamenti quotidiani, e per questo è scattata la corsa al contante. Anche se la Banca centrale russa ha affermato che le carte di credito continueranno a funzionare normalmente.
Si attende per oggi l’elenco delle banche russe che verranno espulse dal circuito Swift, e cioè dal sistema che collega 11.000 banche e istituzioni globali ed è responsabile di quasi tutte le operazioni finanziarie. Un’altra conseguenza delle sanzioni occidentali è il congelamento del 50% delle riserve della banca centrale poiché queste riserve sono detenute in paesi del G7.