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Natale a tavola
Tavola di Natale

A un passo dal Natale: consigli utili per affrontare il Natale a tavola

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Tempo di lettura: 3 minuti

Il Natale è sicuramente uno dei periodi più magici dell’anno e possiede un posto speciale nel cuore della maggior parte delle persone. Il periodo natalizio, però, per molti si traduce nella paura di ingrassare e, nel caso in cui si stia seguendo un percorso di dimagrimento, nel timore di perdere tutti i risultati ottenuti.

Gli studi affermano che in 1 italiano su 3 scatta l’ansia per il rischio di ingrassare durante le feste.

La definizione di “feste natalizie” è vaga quando si parla di alimentazione perché i dolci tipici come panettone e pandoro sono proposti almeno dai primi di dicembre, così come cotechini, zamponi, frutta secca ed altre leccornie spuntano sui banchi dei mercati in quantità decisamente superiore che durante tutto l’anno. Capita così d’acquistare cibi inusuali per le nostre abitudini quotidiane, alimenti che si mangiano per un periodo che può anche durare 6 settimane, dal primo dicembre al 15 di gennaio, senza tenere in considerazione la qualità di un determinato alimento.

Cosa mangiamo durante le feste di Natale:

Le feste di Natale prevedono una vigilia festosa la sera del 24 e/o un pranzo il giorno di Natale e un altro il giorno di Santo Stefano. Proseguendo ci rimettiamo a tavola per festeggiare l’ultimo dell’anno, il pranzo del primo, poi il giorno della Befana.

Festeggiamo quindi 6 pasti(cenone della vigilia, pranzo di Natale, pranzo di Santo Stefano, cenone del 31 dicembre, pranzo del primo gennaio e pranzo della befana) ricorrenze che prevedono cene o pranzi decisamente festaioli ed abbondanti. E’ possibile, e del tutto concesso, che il peso possa variare.

Ma…Un conto è mangiare di più e godersi i piatti tipici della tradizione durante i pranzi o le cene dei giorni festivi, un altro conto è lasciarsi andare per due settimane o oltre.

Quindi, il consiglio fondamentale è:

Godetevi i piatti della tradizione solo durante i 6 pasti festivi!

Solo 6 pasti diversi, per quanto più abbondanti e sicuramente più calorici rispetto al solito, non arrecheranno alcun danno al percorso fatto fino a quel momento. Viceversa, se tutto il periodo natalizio dovesse trasformarsi in una sorta di pretesto per soddisfare qualsiasi sfizio e qualsiasi voglia, in quel caso la differenza sulla bilancia si vedrà sicuramente.

NOTA BENE: “pasti festivi” e non “giorni festivi”. Cosa significa? Che alla vigilia, ad esempio, è giusto godersi il cenone ma, durante il resto della giornata, seguite un’alimentazione NORMALE senza eccessi.

Le feste di Natale sono le più importanti dell’anno: se non le festeggiassimo a tavola che feste sarebbero?

I consigli della DIETISTA:

PRIMA DELLE FESTE?

Niente di diverso dal solito! Alimentazione sana ed equilibrata in termini di proteine, grassi e carboidrati. Buon livello di attività fisica costante.

Non escludere dalla tua alimentazione i carboidrati (pane, pasta..): sono la benzina del nostro corpo!

DURANTE LE FESTE?

Come abbiamo detto: si tratta di 5-6 pasti “festivi” per cui:

  • Organizzare un magnifico menù e non saltare i pasti della giornata per evitare di arrivare troppo affamati al famoso pasto natalizio.

L’obiettivo deve essere quello di alzarsi dalla tavola sazi ma non strapieni da star male! Dovete concludere il pasto soddisfatti di ciò che avete consumato e non pentiti perché avete mangiato troppo.

La strategia, in qualsiasi momento dell’anno è….

Equilibrare!

Equilibrare il pasto natalizio con la giornata intera per evitare un surplus calorico che desterebbe qualche preoccupazione! Così anche gli altri pasti festivi e il gioco è fatto!

Durante i pranzi o i cenoni, non state lì a pensare al fatto se sia più calorico un panettone o un pandoro, se siano meno calorici gli spaghetti ai frutti di mare o il risotto alla pescatora. Semplicemente consumate ciò che vi piace di più e ciò che vi fa stare bene e pensate al cibo come ad un momento di convivialità, di piacere e di unione. Per cui, se volete godervi una fetta di panettone, non state lì a leggere i valori nutrizionali ma mangiatela e basta.

  • Prima del pasto vero e proprio, evitate di spizzicare tutto ciò che capita sotto tiro: pane, taralli, grissini, patatine, noccioline, tartine ecc. Fate in modo tale, dunque, che il pasto non inizi prima di sedervi a tavola;
  • La porzione: Non è tassativo consumare la portata completa se non vi va. Siamo talmente poco abituati ad ascoltarci che non riusciamo a darci noi lo stop da soli, dobbiamo necessariamente vedere il piatto vuoto per fermarci.

Non è così: rallentiamo un attimo e cerchiamo di capire qual è l’ultimo boccone, indipendentemente da quanto è stato riempito il piatto.

  • Nell’ottica per cui il pranzo di Pasqua/Natale/Capodanno (etc etc) è un pranzo più abbondante e gustoso ma è pur sempre un pasto come un altro, non dimentichiamo la verdura.

Ricordate:

E’ solo un pasto. Più abbondante, ma pur sempre un pasto.

In totale circa 6 pasti su quanti giorni? Almeno 10!

Non dobbiamo snobbarla solo per lasciare spazio solo alle cose più accattivanti: è proprio così che instauriamo quel meccanismo che ci porta poi il giorno dopo invece a desiderare di nutrirci di sola insalatina scondita.

  • Non esagerate con le bevande zuccherate. Dal momento che il pasto sarà comunque abbondante ed avrà una notevole quota di carboidrati e zuccheri, evitate o limitate fortemente il consumo di queste bevande;
  • Non esagerate con l’alcol. Un (massimo 2) calici di vino a pasto, ad esempio, possono andar più che bene;
  • Per quanto riguarda i dolci a fine pasto, potete comportarvi in due modi diversi: potete scegliere di fare un piccolo assaggio di alcuni dolci ad ogni pasto festivo, oppure potete scegliere di consumare una porzione un po’ più abbondante di un dolce diverso ad ogni festa.

Ad esempio potete scegliere di gustare una fetta di panettone alla vigilia, una fetta di pandoro a Natale e così via. Ovviamente alla base di questo consiglio c’è sempre una parola chiave: moderazione. Abusare di notevoli quantità di dolci, soprattutto alla fine di un pasto già molto ricco, non è proprio la scelta migliore e più saggia.

  • Evitate di bere troppa acqua durante il pasto per non compromettere la digestione che, già di suo, sarà più rallentata rispetto al solito.

Fermatevi tra una portata e l’altra!

Appoggiate le posate e fate una pausa di qualche secondo..,

Adesso cerca di dare un punteggio al tuo senso di “fame” (quanto ho fame da 0 a 10?) e al senso di “sazietà” (quanto sono sazia/o da 0 a 10?). Un punteggio inferiore a 5 potrebbe essere un pretesto per evitare di abbondare con il cibo!

 NEI GIORNI DI MEZZO?

Durante i giorni di “mezzo” cerca di mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata;

  • Evita spiluccamenti e prediligi alimenti genuini, integrali e tanta frutta e verdura;
  • Fai 5 pasti al giorno (colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena)e non saltare i pasti
  • Bevi i tuoi 1,5/2l di acquagiornaliera sfruttando thè, tisane (calde o fredde) per raggiungere il tuo fabbisogno idrico
  • Riduci l’utilizzo di bevande dolci (cocacola, fantasprite);
  • Limita l’assunzione di dolci e snackil più possibile;
  • Via libera ai cereali integrali, verdura ai pasti principali, carne magra, pesce, legumi, frutta e così via;
  • Preferite cotture leggerecome bollitura, vapore, piastra, bagnomaria, cottura al forno o in padella antiaderente, evitando le fritture;
  • Cercate di essere quanto più possibile attivi. Se siete soliti allenarvi, mantenete la vostra routine. Se siete sedentari, è sempre il momento giusto per iniziare a muovervi;

SI O NO: Digiuno prima del cenone di Capodanno?

No, no, no!

Digiunare il giorno della vigilia e del 31 dicembre, in previsione del cenone, è quanto di più sbagliato si possa fare! Digiunare significherebbe arrivare a cena con una fame così profonda da mangiare molto più del dovuto fino a star male.

E NEI GIORNI SUCCESSIVI ALLE FESTE?

E per limitare i disturbi gastrointestinali associati al periodo delle festività è importante, mette in guardia il professor Attilio Giacosa, gastroenterologo e docente presso l’Università di Pavia,  “adottare accorgimenti durante i pasti più ricchi: contenere le porzioni, evitare di fare il bis, preferire cibi vegetali, ridurre il consumo di carni, soprattutto cucinate con molto condimento, limitare cibi speziati e molto piccanti e fare attività fisica; anche solo una camminata dopo il pasto può rappresentare un alleato nel favorire i processi digestivi.” Attenzione anche all’idratazione e a limitare alcolici e fumo.

  • Non salite sulla bilancia subito dopo le feste. Mettere qualche kg dopo le feste è assolutamente normale e fisiologico!

Se seguirete i consigli che vi ho fornito e non esagererete per tutto il periodo natalizio, questi kg in più saranno principalmente dovuti ai liquidi in eccesso. Come fare per smaltirli? Non c’è altro da fare che aspettare! Date il tempo necessario al corpo per ritornare alla sua normalità;

  • Riprendete quindi la vostra alimentazione sana ed equilibrata;
  • Evitate digiuni o diete folli (dieta del limone, dieta di sole verdure, dieta del riso in bianco e pollo, dieta dei frullati e così via).

NO A PROGRAMMI DETOX! sponsorizzati in giro sul web!

Subito dopo le feste siamo bombardati da messaggi del tipo: “Vuoi disintossicare il tuo corpo? Contattami e ti dirò come fare”.

Ora, tralasciando l’insensatezza e la pericolosità di questi programmi, questi programmi partono dal presupposto che i cibi consumati durante le feste siano tossici per cui, per “salvare” il nostro corpo, dovremmo eliminare da esso tutte le tossine ingerite (quali siano precisamente tutte queste tossine non è dato saperlo).

Per smaltire gli eccessi delle feste ci penseranno principalmente fegato e reni, organi in dotazione a ciascuno di noi.

SEMPRE, IN QUALSIASI MOMENTO DELL’ANNO:

Mantieniti attivo. Per il tuo benessere (fisico, psicologico, ormonale!)

10 mila passi al giorno, non prendere l’ascensore ma le scale, abbinare un allenamento anaerobico, camminare mezz’oretta al giorno con passo spedito, video di allenamenti online.. questi sono solo spunti! In qualsiasi caso bisogna darsi da fare!

Passiamo alla pratica!

Cappon Magro, Ravioli col tocco, Coniglio alla Genovese, Cima alla genovese, Canestrelli, Castagnaccio, Pandolce e tanti altri piatti tipici “Liguri” e non. Qualsiasi essi siano, ricordatevi di arricchirli & abbinarli il più possibile alle nostre amate verdure (crude o cotte come volete), una buona idratazione e tanta tanta coscienza!

PANDORO O PANETTONE? PANDOLCE!

Tempo di feste, tempo di pandolce: “u pandùce” come si dice in dialetto, “u pan du bambin” come si chiama a Sanremo, “Genoa cake” come lo definiscono a Londra… La ricetta giunge dal medioevo e associa ad ingredienti italiani, quali quelli del pane, i profumi orientali come quelli dell’acqua ai fiori di arancio, dei pinoli, dello zibibbo, del cedro candito

Tante leggende circolano sulla sua origine, ma quello che è certo è che ormai da secoli si prepara questo dolce basso (che si distingue dal “panettone alto” che anche a Genova si cucina) ricco di frutta secca e canditi.
Si distingue per un impasto poco lievitato, che rende il pandolce friabile ma ricchissimo di gusto e profumi: l’uvetta, la frutta candita, i pinoli e gli estratti di vaniglia e mandorla, che completano tutto a meraviglia.

Insomma, il Pandolce, con la ricchezza dei suoi ingredienti smentisce il famoso detto sui genovesi avari!

Ricerca sempre la qualità! Buoni ingredienti (magari meglio se artigianali con ingredienti selezionati che soprattutto soddisfino il vostro gusto) + Giusta porzione! (congela ciò che si può per gustarlo in occasioni speciali).

Buone Feste a tutti.

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