Ritorna nel Municipio Centro Ovest di Genova una speciale tradizione natalizia ultraventennale: il Presepe vivente di Granarolo.
Manifestazioni del genere, che coinvolgono intere comunità, non sono frequenti. L’anno scorso per la prima volta in tanti anni non si è potuta tenere causa pandemia. Per la prima volta quest’anno non sarà presente tra gli organizzatori l’iniziatore di questa peculiare rappresentazione sacra paesana… in città: Don Nicola Devirgilio è in pensione da tre mesi.
Il dinamico Don sino a settembre 2021 è stato lo ‘storico’ parroco della parte alta del quartiere di San Teodoro. Per oltre trent’anni a Santa Maria Assunta di Granarolo e per venticinque a San Marcellino (via Bologna).
Con l’avallo del nuovo parroco, Don Alessandro Bucellato (55 anni),la comunità si è mobilitata con l’entusiasmo di sempre, capitanata da Betty Benvenuto e sotto l’abile regia di Mimmo Miniti, sin dal 1967 fondatore e anima del gruppo teatrale ART di San Pier d’Arena.
Anche quest’anno fervono i preparativi nel borgo storico, appollaiato sulle alture a cavaliere tra Centro-Ponente e Centro-Levante, ancora integro e immerso in un’atmosfera semi-rurale, sorta di ‘pendant’ montano del tipico borgo marinaro.
Mentre però Boccadasse gode di grande notorietà, Granarolo è tutt’oggi sconosciuta ai più, persino a non pochi Genovesi (ma molti turisti, specie stranieri, diretti ai soprastanti Forti e al Parco delle Mura e muniti di guide intelligenti, vengono sempre più a visitarla).
Eppure Granarolo è un Presepe tutto l’anno: qui, lungo le crêuze mattonate al centro, con i classici sassi ovoidali e chiari ai lati (i rissêu), tra scorci impagabili su Genova e sulle Riviere, tra antiche case coloniche, ville patrizie e muri d’orto con “in cima cocci aguzzi di bottiglia”, il tempo pare sospeso. Ma a due passi dal centro cittadino.
L’appuntamento è per domenica 19 dicembre alle ore 15.
La rappresentazione, suddivisa in varie Stazioni, si snoderà lungo la crêuza principale (salita Granarolo), con inizio all’altezza della stazione superiore della tipica funicolare storica (o meglio, trenino a cremagliera ) Principe-Granarolo, in servizio da centoventi anni (fu inaugurata nel 1901 ed è appena ritornata in funzione nella sua interezza, come il Gazzettino Sampierdarenese
ha annunciato per primo nel numero scorso, dopo un ventennio di manutenzioni della linea e delle due vetture, con interminabili interruzioni parziali).
A breve, come parimenti annunciato, forse già per il 19 dicembre, le rosse vetture liberty dovrebbero tornare a essere due.
A quella ora in funzione si affiancherà la seconda, finalmente restaurata?
Entrambe hanno finimenti lignei interni del 1901 e carrozzerie revisionate nel 1928. La funicolare Principe-Granarolo è di recente diventata nota a milioni di telespettatori grazie alle scene effettuatevi nella popolarissima fiction Rai ‘Blanca’ (ambientata a Genova nel ‘Commissariato di San Teodoro’).
La stazione inferiore, a due passi dalla Stazione Marittima, è in via del Lagaccio (sopra la Villa del Principe).
Come ogni anno al Presepe vivente non mancherà nulla: il Bambino sarà impersonato dall’ultimo nato della comunità.
Ci saranno San Giuseppe, Maria, i Re Magi, Erode, Salomé, l’Arcangelo Gabriele, i centurioni romani e tanti altri personaggi. E anche artigiani in costume, che illustreranno antichi mestieri.
In tutto almeno una trentina di figuranti.
Ci sarà, come nel 2019, anche l’asino, portato dal suo padrone, l’elegante signor Ermanno.
E il bue? Un tempo veniva portato sul sagrato dell’antica pieve dalla vicina, grande stalla del vecchio Giovanni Timossi, unico contadino rimasto a due passi dal porto.
Concluderà lo spettacolo itinerante la scena della Natività sul sagrato.
Sui prati soprastanti ci saranno invitanti bancarelle gastronomiche.
Il borgo è raggiungibile anche con gli autobus 38 e 355.
Marco Bonetti