Il Centrodestra ligure ha appena perso il ballottaggio è già sono partite le reciproche accuse di responsabilità.
Ha iniziato il coordinatore di Cambiamo Angelo Vaccarezza dando la colpa ai partiti della coalizione, hanno risposto i partiti dicendo che Toti non è più un aggregatore ma pensa solo alla sua lista, è quindi intervenuto il Governatore per dire che i partiti “populisti” non hanno saputo cavalcare l’onda Draghi e hanno perso voti.
Anche se probabilmente non si saprà mai quale siano i veri motivi di questa sconfitta, una cosa è certa: le dichiarazioni di Toti e Vaccarezza sul fatto che la Lista arancione sia la best performer a Savona è falsa. Dati alla mano.
Il “logo” del Governatore è infatti quello che ha riscosso minor successo, ancora meno di quello di Forza Italia.
Infatti, nelle elezioni amministrative, i voti di una lista si dividono in due categorie:
-il voto dato alla lista/al simbolo
-il voto di preferenza di ogni singolo candidato (che potrebbe aver raccolto anche le preferenze di chi non appoggerebbe un certo partito, ma che indirettamente lo vota scegliendo la persona)
Nel seguente grafico vediamo che, sebbene con una performance molto inferiore al passato, il “marchio” più scelto nel Centrodestra è stato quello della Lega, seguito dalla Lista Schirru, Fratelli d’Italia, Forza Italia e con la Lista Toti come ultima classificata.
Anche nel confronto con tutte le liste presenti, Toti si posiziona in fondo alla classifica.
Dati alla mano si possono quindi trarre due conclusioni:
–il Governatore si rivela il più bravo nel Centrodestra (e non solo) nello scegliere candidati forti e apprezzati sul territorio
-nonostante le dichiarazioni autocelebrative, Toti con i suoi “marchi” (Lista Toti, Cambiamo, Coraggio Italia) si dimostra estremamente debole non solo a livello nazionale (dove non arriva all’1%) ma anche a livello locale.
Con questa consapevolezza sarà sicuramente necessario un cambio di passo e di atteggiamento per affrontare le prossime importanti sfide amministrative.