Cartolina di violenza e abbandono spedita dal paradiso.
È questa la sensazione che percepiscono i residenti e i turisti che passeggiano a Nervi. Lo scenario meraviglioso del mare e i parchi cambia con la parte iniziale del Viale delle Palme, un impatto che ha il sapore della casa degli orrori.
La colpa è il degrado in cui versa l’antica dimora di fronte all’uscita della stazione.
Si tratta di Villa Oliva, storica residenza simbolo dei fasti nerviesi e oggi testimonianza di un declino.
Dall’abbandono della villa da parte dei proprietari, i problemi di incuria arrivarono a metà anni Novanta, ma una maledizione sembra contrassegnare la dimora. Una maledizione fatta di litigi, discussioni e controversie per l’eredità.
La storica dimora diventa così un rifugio per i senzatetto o per i vandali che imbrattano le mura. Ma questa non è solo una storia di degrado.
È una storia di paura, abbandono e insieme ai senzatetto i nuovi inquilini diventano i topi.
Quando passeggi in un angolo di pianeta meraviglioso come Nervi, arriva un soffio nero dentro il cuore e lo sguardo sul paradiso si popola di demoni dispettosi che diventano spettri di negligenza.
Gli anni passano, la situazione peggiora e il declino non si è arrestato, accelerando. Quest’estate ho notato alcuni stranieri che strabuzzavano gli occhi di fronte al degrado di Villa Oliva fatto fi alberi abbattuti, recinzioni divelte e cornicioni crollati.
Mi sono sentito in dovere di fermarli, accoglierli con un sorriso e raccontare loro le bellezze di questa città. Insieme alle sue contraddizioni.
E mentre lo facevo, sentivo le voci di tutti fantasmi che hanno vissuto tra quelle mura e mi ringraziavano per render loro, anche minimamente, giustizia.
Intanto continuo ad auspicare che qualche governante passi ai fatti concreti.