Un sentiero di montagna ribaltato sul mare che entra ed esce dal bosco, offrendo magnifici scorci sugli strapiombi della costa tra Bonassola e Framura.
Partenza dalla spiaggia di Bonassola
[Il primo tratto è identico alla passeggiata del Salto della lepre]Sempre piacevole il percorso che sale dalla spiaggia all’ex oratorio di Sant’Erasmo sfiorando ‘a banchetta da fuìna (panchina de che?) e da Via Roma si arrampica sulla collina con vista sulla Madonnina della Punta.
Stavolta però, arrivati alla selletta di Carpeneggio, anziché prendere la salita per Montaretto, andiamo a sinistra……
Incontro al bivio
Al bivio seguente, incontriamo tre simpatiche amiche. Una (che fa parte di Ragazze in Gamba), tesse le lodi della sua Bergamo. Un’altra ci dà due dritte sul percorso. Alla casa dei miei sogni girate a sinistra, ci dice, incuriosendoci parecchio.
Prendiamo così il sentiero a destra che si addentra nella valletta (a sinistra si scende alla spiaggetta di Sca, a detta delle signore un “posto da caprioli”).
Poggio Salice di Bonassola
C’inoltriamo nel bosco su sentiero altalenante e ne usciamo in vista delle case di Poggio Salice. È un punto molto piacevole. S’intravvede il mare al di sotto di una piccola vigna circondata da fiori.
Arriviamo così alla “casa dei sogni”, Poggio del Salice 3, e giriamo nettamente a sinistra (a destra si sale a Montaretto). Non so come sia la villa, di cui vediamo solo il cancello, ma la casetta di pietra tra gli ulivi che costeggiamo mi pare bellissima nella sua schiettezza.
Di nuovo nel bosco
Proseguiamo in discesa tra le rade case fino all’imbocco di un sentierino che, seminascosto tra una yucca e una ginestra, si tuffa nuovamente nel bosco.
Scendiamo, attraversiamo un ponticello, risaliamo, sempre nel verde. È un po’ lungo questo tratto e senza grandi soddisfazioni.
Poi, però, si riscatta. Con un punto a strapiombo sul mare e la vista sulla costa selvaggia. C’è una forte mareggiata. La schiuma bianca accentua lo scuro delle scogliere bombate.
Curiosità: ho letto su un pannello a Bonassola che la particolare combinazione della conformazione dei fondali con l’esposizione della costa al Libeccio fa sì che le mareggiate in paese siano tra le più grosse e spettacolari della Liguria!
Il belvedere e le Case Rosse di Framura
Pochi passi e raggiungiamo un piccolo belvedere roccioso che permette di abbracciare la costa anche a ponente con la Punta dei Marmi.
Continuiamo lungo il sentiero a mezza costa e presto scorgiamo lo Scoglio Ciamia (il più grande della Liguria) che identifica il porticciolo di Framura.
Arrivati all’asfaltata, ecco le Case Rosse di Vico Magistretti.
Curiosità: Magistretti non ama la tipica “villa”, e rifugge dalla colonizzazione cementizia degli anni ’60. Così progetta due gruppi di abitazioni (16 a mare e 27 a monte), i cui volumi a “L” seguono la conformazione del terreno. L’ardesia riveste le coperture e contorna soglie, scale e finestre. Più che da terra, le Case Rosse sono visibili dal mare, tanto da essere un punto di riferimento per la navigazione.
Qui termina Bonassola. Siamo a Framura (località Vandarecca)!
Framura e ritorno
Scendiamo al grazioso porticciolo, dove non mancheremo di pranzare all’Agave.
Dopo, mentre m’incammino per la stazione (compresa occhiata al lungomare, memoria di altra nostra passeggiata), Riccardo sentenzia: non abbiamo mai fatto tutte le gallerie.
Così mi convince a tornare a piedi a Bonassola prendendo le ex gallerie del treno che gli altri esseri umani percorrono in bici…
In realtà, la scelta non è malvagia, perché, oltre al Balcone delle Onde e Porto Pidocchio (sbarrato perché piovono massi) qualche squarcio sul mare è suggestivo.
Però sono praticamente 3 chilometri di tunnel…
Meno male che non soffro di claustrofobia!
Renata _di Passeggiare in Liguria
Passeggiata un po’ impegnativa; scarpe da trekking leggero; bastoncini
Durata (escluse soste): 2 ore solo andata – più eventuale visita alla Madonnina della punta come descritta nella passeggiata del Salto della Lepre