sentenza Bucci Genova
Il sindaco di Genova Marco Bucci

Genova pronta ad accogliere i profughi dall’Afghanistan

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Il Comune di Genova sta analizzando ogni strada possibile, in accordo con Prefettura, Anci Liguria e Regione Liguria, per essere in grado di accogliere i profughi afghani attivando le strutture di ricovero in accordo con quelle che saranno le direttive che arriveranno dal Governo. Riteniamo sia dovere della nostra amministrazione intervenire, per quanto di competenza, per poter aiutare i profughi che decideranno di lasciare il loro paese minacciati da una nuova dittatura, soprattutto coloro che hanno collaborato negli anni scorsi alla missione italiana in Afghanistan”.

E’ quanto dichiarato questa mattina dal Sindaco di Genova Marco Bucci.

La Superba, dunque, si prepara a fare la sua parte nell’accogliere i profughi in fuga dall’Afghanistan.

Questa povera terra martoriata, che aveva trovato un poco di stabilità e tranquillità negli ultimi anni grazie alla permanenza degli eserciti occidentali entro i suoi confini, da diversi giorni è tornata a vivere nella preoccupazione e nella paura.

Precisamente da quando il nuovo Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ordinato il ritiro delle truppe USA dall’Afghanistan mettendo fine a vent’anni di missione americana in Asia.

Ritiro che ha lasciato campo libero alle forze estremiste talebane di riprendersi, nel giro di pochi giorni, tutte le città principali del paese – compresa la capitale Kabul – e i luoghi di accesso al paese come ad esempio gli aeroporti.

Le immagini terribili di milioni di persone in fuga dall’Afghanistan hanno subito invaso i quotidiani e i notiziari di tutto il mondo.

Un esodo di massa che ha preso vita immediatamente dopo l’avvenuta conquista del paese da parte dei talebani. Causato dalla paura di ritorsioni violente verso coloro che hanno collaborato con rappresentanti occidentali e ne hanno adottato lo stile di vita. E verso le donne il cui futuro non potrebbe essere più incerto. Nonostante tutte le (false?) promesse fatte proprio in queste ultime ore dagli stessi talebani.

Promesse che garantirebbero alle donne la possibilità di continuare a studiare, di avere accesso alle università e di avere un posto all’interno del nuovo governo.

Promesse, comunque, vincolate, all’obbligo di sottostare alla legge islamica della Sharia, che vede il ruolo della donna ben definito e sempre in secondo piano rispetto agli uomini.

E, di fatto, già smentite – fin dai primi minuti – dall’impossibilità di alcune studentesse di accedere all’università avvenuto subito dopo la presa del potere da parte delle forze talebane.

Tutte queste persone in fuga spesso non hanno una destinazione prefissata.

Scappano, lasciando dietro di sé tutti i loro averi, le loro case, le loro famiglie, i loro lavori, i proprio sogni e la propria terra, senza sapere cosa ne sarà di loro.

Tutto il mondo si sta attivando per fare la propria parte nell’accogliere questi profughi in fuga. Europa e Italia comprese.

E in questa corsa alla solidarietà anche Genova è pronta a dare una mano.

 

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