Nubifragi Nord Europa: le conseguenze di un comportamento sconsiderato dell’uomo

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Le drammatiche immagini che ci giungono dal nord Europa ci riportano alla mente analoghe situazioni già vissute ripetutamente anche nel nostro paese.

Tuttavia le dimensioni di questo ennesimo nubifragio, che ha interessato una porzione molto ampia del vecchio continente coinvolgendo più nazioni in contemporanea, quali Germania, Olanda, Belgio e Lussemburgo, è certamente da ascrivere negli annali della catastrofi come il più distruttivo evento meteorologico degli ultimi cento anni..

Nubifragi Nord Europa

In poche ore sono precipitate al suolo l’equivalente medio della pioggia di otto mesi, 250 litri a metro quadrato. Non vi è argine di fiume, sistema fognario o tombino che possa contenere una massa d‘acqua cosi importante senza che questa si rovesci con tutta la forza che la natura gli consente fuori dal proprio alveo.

Lo straripamento in contemporanea del Fiume Reno e dei suoi affluenti ha travolto nella sua corsa intere porzioni di cittadine e piccoli insediamenti abitativi o industriali costruiti in prossimità degli argini dei fiumi. Inoltre l’acqua entrando come una furia all’interno delle vie e delle piazze ha travolto ogni cosa.

Il tributo in vite umane è già adesso molto rilevante mentre ancora mancano all’appello centinaia di persone. Il colpo inferto è stato enorme ed occorreranno molti mesi prima che la situazione ritorni ad una apparente normalità. Tutta l’Europa si è stretta attorno ai comuni danneggiati e non mancherà certo il sostegno economico affinché si torni presto alla normalità.

Gli osservatori più attenti hanno già evidenziato che le regioni interessate sono quelle che vengono definite le più virtuose da un punto di vista ambientale. Non ci troviamo di fronte ad ammassi disordinati di abitazioni e strade. Questi luoghi sono paesi leggiadri e a misura di uomo, si potrebbe dire. Poche costruzioni ben distanziate, strade ampie pulite e curate.

La colpa non è certo da ascrivere alla mala gestione dell’amministrazione pubblica come sempre si fa in questi casi.

La realtà è che contro questi eventi straordinari non si salva niente e nessuno.

Ho sentito dire: ”è colpa dei cambiamenti climatici”. In realtà la colpa è di chi i cambiamenti climatici li crea, cioè dell’uomo.

Questi sono violenti segnali che la natura ci manda per stimolarci ad affrettare il passo verso una transizione ecologica che sia non solo annunciata ma messa in pratica con misure energiche e coraggiose.

Il riscaldamento delle masse d’aria, sempre più calde, che si sollevano dal suolo possono trovare nel loro movimento ascensionale masse d’aria fredda altrettanto grandi ed allora le precipitazioni diventano la conseguenza naturale di un processo che dura da miliardi di anni.

Occorre fermare la crescita della temperatura del pianeta riducendo l’emissione dei gas climalteranti che continuiamo ad emettere in quantità addirittura maggiore rispetto alle prime denunce di 20 anni.

Nulla è stato fatto anche dopo l’accordo di Parigi del 2015.

Stante questa situazione va compresa e accettata l’idea che questi eventi estremi saranno sempre più frequenti ed intensi.

Ieri è toccata alla Germania, domani toccherà a qualche altra nazione. Se non si interviene preventivamente i costi che dovremo pagare come collettività saranno sproporzionati .

Questi eventi sono imprevedibili e incontenibili. Siamo davvero disposti a giocare alla roulette russa con la natura? Il segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha dichiarato che “l’uomo ha ingaggiato una guerra alla natura da cui non potrà uscire vincitore.

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