Un danno di oltre 3 milioni di euro quello scoperto dalla Guardia di Finanza di Genova. L’operazione ha infatti portato alla luce oltre 1500 indebite percezioni del reddito di cittadinanza.
I finanzieri del Nucleo Operativo Metropolitano del I Gruppo di Genova hanno svolto un’indagine in materia di tutela della spesa pubblica in collaborazione con l’INPS.
Dalle indagini è risultato che le richieste di reddito di cittadinanza erano state presentate nel 2020 da cittadini extracomunitari abitanti a Genova, ma prive dei requisiti necessari, quali la residenza ed il soggiorno sul territorio nazionale per dieci anni.
Secondo la nota della Finanza, “le indebite somme percepite dall’erario ammontano a complessivi €.3.458.736,04, che proiettate sull’intero periodo di erogazione (pari a 18 mesi) sarebbero state pari ad € 11.881.339″.
Le indagini sono state portate avanti grazie all’incrocio di dati e informazioni tratte dalle banche dati della Finanza.
Inoltre, da successivi accertamenti è emerso che molti, invece di acquistare beni di prima necessità, avrebbero monetizzato l’importo accreditato sulla carta delle Poste con l’ausilio di alcuni commercianti.