L’uccello di fuoco di Stravinsky coreografato da Maurice Béjart, è la scintilla d’inizio di un processo che avrebbe portato un bimbo genovese di cinque anni, che per la prima volta nella sua vita vedeva un balletto in teatro e in questo caso al Teatro Carlo Felice, a diventare Principal dancer dell’Hamburg Ballet, una delle compagnie di danza più prestigiose al mondo, e che oggi lo riporta a Genova, étoile tra le grandi étoiles che, con Stravinsky’s love in scena giovedì 8 luglio sul palco del Nervi Music Ballet Festival 2021, porgono un amorevole omaggio a questo grande compositore.
Jacopo Bellussi, 28 anni non percepibili dal suo aspetto, ha occhi di un azzurro intenso che esprimono con chiarezza la sua indole aperta e generosa e che, in risposta ad una domanda, lasciano appena trasparire un velo di rimpianto per l’infanzia di cui non ha goduto: una piccola nostalgia per qualcosa che, pur avendo un peso, è sempre stata meno importante del suo bisogno di danzare e avanzare in questa disciplina durissima anche affrontando la lontananza dalla sua famiglia a partire da quando aveva solo 11 anni.
Prima con la sua ammissione alla scuola di danza della Scala e, a 13 anni, col suo trasferimento alla Royal Ballet School di Londra dove i più giovani, anche se studiavano in una residenza meravigliosa appartenente alla famiglia reale, erano spesso assaliti da un forte bisogno di sentirsi a casa e accettavano grati di essere seguiti da tutor che si adoperavano per creare intorno a loro una parvenza di famiglia.
Oggi casa per Jacopo Bellussi è l’Hamburg Ballet, il luogo del cuore che più lo rappresenta, a cui è approdato perché il coreografo e direttore della compagnia John Neumeier aveva mandato un suo Maitre de ballet a rimontare il suo pezzo Spring and Fall per lo spettacolo finale della Royal Ballet School in cui lui era stato scelto per ballare il ruolo principale. In quell’occasione il Maitre gli ha detto che vedendolo danzare aveva pensato che il suo stile, la sua personalità lo rendevano molto adatto alla compagnia di Amburgo. Un’affermazione che già corrispondeva all’attrazione che Jacopo avvertiva per il loro metodo.
Ci sono molti modi di vedere la danza e l’arte in generale: in questa compagnia, per il direttore dell’Hamburg Ballet, la tecnica, le pirouette che un ballerino sa fare in scena, i salti, che ovviamente sono importantissimi come lo è la precisione, sono soltanto un mezzo per veicolare emozioni e questa è una cosa che Jacopo pensa sia molto rara, difficile da trovare in una grande compagnia, soprattutto oggi che la tecnica fisica si è evoluta al punto da far privilegiare il virtuosismo lasciando che la parte emotiva, quella che secondo lui è l’essenza di un artista, finisca col disperdersi.
Applicare questa regola a se stesso per lui significa sentire intensamente quello che sta rappresentando sulla scena e non limitarsi a fingere di essere il personaggio che interpreta, accogliere con pienezza il momento che sta vivendo, lasciarsi trasportare dalla musica e avvertire la comunicazione che si instaura con il pubblico in sala.
Cosa che avviene regolarmente ad ogni sua esibizione con grande soddisfazione di chi ha l’occasione di guardarlo danzare.
Solo pochi giorni fa la première di “Peter und Igor” all’interno del Nijinsky Gala al Teatro dell’Opera di Amburgo, che ora porta a Nervi, è stata accolta con un favore clamoroso sia da parte del pubblico sia da parte della critica.
Tutto è nato da un incontro con l’impresario Daniele Cipriani che gli aveva parlato di Stravinsky’s love che stava organizzando. Quando Jacopo ha raccontato a John Neumeier di questo evento e gli ha chiesto se sarebbe stato possibile portare una sua coreografia all’interno di questo spettacolo, Neumeier ha deciso di creare su di lui un nuovo pezzo sulla musica di Divertimento per piano e violino di Stravinsky*: un duetto tra due uomini, con il quale interpretare il rapporto di ispirazione che il compositore nutriva per Tchaikovsky.
John Neumeier, ha messo in scena l’attrazione di Igor Stravinsky per Peter Tchaikovsky e fa incontrare Peter, alias Alessandro Frola e Igor, alias Jacopo Bellussi anche se nella realtà i due compositori hanno vissuto in mondi e in epoche diverse, ed è magico che sulla scena le loro due anime possano emularsi, che l’una ottenga aiuto e ispirazione dall’altra e che si possa davvero vederle ritornare in vita.
L’interpretazione di Jacopo Bellussi è stata definita assolutamente straordinaria.
E’ bello sentirgli dire che la Liguria è per lui parte integrante del suo essere artista, e che i colori, e i profumi della sua terra determinano la sua persona e si riflettono nel suo modo di ballare.
* Divertimento per Piano e Violino di Igor Stravinsky è eseguito in scena da Beatrice Rana, fra le più apprezzate pianiste sulla scena musicale internazionale odierna, e dalla violinista olandese Simone Lamsma che suona il pregiato Stradivari “Mlynarski” del 1718.
Ginni Gibboni