Giorgio Caproni amava Genova, la sua città dell’anima, ed amava spostarsi in treno.
Tutti i treni che corrono
in tutte le reti del globo.
Tutti i treni che arrivano.
Tutti i treni che partono.
In Europa. In Asia.
In Africa. In America. In Oceania.
Tutti i treni in corsa
in questo preciso istante.
Giorgio Caproni
A 15 anni vuoi il motorino, a 17 la moto e a 18 anni, giustamente, non vedi l’ora di avere la macchina.
Ci ricordiamo tutti quella meravigliosa sensazione di libertà ed indipendenza, quella soddisfazione nel non dover chiedere un passaggio a mamma, papà, fratello e sorella.
La mia Fiat 500, regalo della mia mamma per la maturità, era una bellissima coccinella blu con i sedili rossi in durissima plastica 100% che quando ti ci sedevi in pieno luglio rischiavi un’ustione di primo grado alle chiappe.
Ovviamente ho poi avuto altre macchine, nessuna però, amata quanto lei…Sono passati parecchi anni e adesso, fatemelo dire, vi prego, non è più come trent’anni fa. Oggi in macchina manca giusto la macchinetta del caffè, per il resto abbiamo il cellulare che esegue i comandi vocali, il navigatore, il lettore cd, lo schermo supersonico con il quale possiamo tenere sotto controllo tutte le funzioni, alcune quasi sconosciute.
Si viaggia comodi in macchine spaziose dalle linee aggressive o più morbide, l’importante che rispecchino la nostra personalità, o almeno ci proviamo.
Dopo tutti questi preparativi siamo pronti per partire, però noi in Liguria abbiamo un però piuttosto impegnativo: l’autostrada A10, croce senza nessuna delizia di tutti gli automobilisti che quotidianamente cercano di raggiungere la propria meta tra cantieri, chilometri di code e, purtroppo, incidenti.
Personalmente prediligo il treno anche per questo.
E’ pur vero che possono esserci ritardi e che i treni per i pendolari sono affollati: li prendo da oltre trent’anni e so perfettamente che viaggiare il mattino presto non è sempre una faccenda comodissima, ma da quanto osservo direi che in macchina la situazione è decisamente peggio.
Ve lo dico, stamattina il Frecciargento è partito dieci minuti dopo…Però mentre vi scrivo sono comodamente spaparanzata su una poltrona gigantesca, il cellulare è sotto carica, il wi-fi funziona e il sacchettino con snack e bevande per il viaggio è arrivato.
Altra cosa possibile in treno è dormire, anche se a me capitava più spesso qualche anno fa.
Adesso preferisco godermi il viaggio, guardare dal finestrino, ascoltare musica e, soprattutto, scrivere. L’importante è che ci sia l’aria condizionata, quindi, soprattutto d’estate, è meglio evitare i “vecchi” regionali dove fa un caldo scandaloso ed il rumore è davvero infernale.
Viaggiare in treno comporta spesso un tempo più lungo per arrivare a destinazione, ma se ottimizzi le eventuali coincidenze, fare una pausa tra uno spostamento e l’altro può diventare rilassante.
Alla stazione di Milano Centrale si possono trovare bar, gelaterie, librerie e tutta una serie di negozi dei marchi più conosciuti come Zara, Guess e, naturalmente, il paradiso dei cosmetici Sephora.
Anche Genova Piazza Principe è diventata una stazione più accogliente ed attrezzata per i viaggiatori. A me piace organizzare, talvolta, soste più lunghe. Basta lasciare lo zaino o il trolley al deposito bagagli ed eccoci liberi di ammirare la città di Genova, fare un giro per i caruggi, visitare il bellissimo Acquario, gustare qualcosa di buono e ritornare in stazione per il treno successivo.
Chi predilige il treno ama anche viaggiare da solo e impara, viaggio dopo viaggio, ad organizzare soste e spostamenti in base ai propri ritmi. Si impara anche a portare con sé solo l’indispensabile, che se ci manca qualcosa lo compriamo in stazione…
Il treno è anche green rispetto alla macchina e all’aereo e per viaggiare in Italia ci sono davvero tantissime soluzioni.
Oggi, alla fine, ho appena preso il terzo treno della giornata: sono quasi arrivata a casa, ho viaggiato bene e sono pronta per organizzare il mio prossimo spostamento…
Rosella Schiesaro