stop plastica monouso
Litorale marino inquinato dalla plastica

E’ ufficiale, stop dall’UE all’uso di prodotti in plastica monouso

La plastica ha invaso il nostro mondo terraqueo. Non vi è luogo del pianeta in cui non siano evidenti le tracce dei questo materiale. Dagli abissi più profondi alle vette più alte delle nostre montagne, la plastica è sempre li ad ammonirci circa le conseguenze che il nostro scellerato comportamento sta portando avanti da cinquanta anni a questa parte.

La plastica è ovunque e spesso viene ingerita da pesci e uccelli che scambiano questo materiale per il loro cibo. Le microplastiche sono diffuse ad ogni latitudine ed è logico ipotizzare che molti dei pesci che finiscono nei nostri piatti siano entrati in contatto con questo materiale.

E’ giunto il momento di fare qualcosa di concreto ed ecco che apprendiamo la seguente notizia con grande gioia:

il 12 giugno del 2019 è arrivato lo stop ufficiale dell’UE all’uso di plastiche monouso.

E’ stata, infatti, pubblicata sulla gazzetta ufficiale UE il testo della norma che prevedeva la messa al bando della vendita di articoli monouso in plastica, direttiva n° 2019/904 , meglio conosciuta come direttiva SUP ,“Singole Use Plastic.”

I due anni dalla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale UE sono scaduti alcuni giorni or sono, e ciò significa che dal 3 luglio 2021 la norma – approvata al senato italiano con 25 voti a favore e 19 contrari- diventa operativa in via definitiva con i suoi divieti e le prescrizioni richiamate nella pubblicazione.

La direttiva è stata quindi trasformata in legge dello stato Italiano e la sua applicazione eliminerà velocemente tutti gli oggetti monouso o usa e getta, la cui produzione è da adesso ufficialmente vietata.

Quindi per essere più chiari: posate, bicchieri, cannucce, cottonfioc e molti altri. Saranno vietati anche i contenitori per alimenti in polistirolo espanso per l’immagazzinamento di generi alimentari e tutti quegli imballaggi di carta plastificata riciclabile.

Uno stop che va a colpire i produttori di imballaggi biodegradabili, meno inquinanti, un settore in cui l’imprenditoria italiana si è espressa molto convintamente in passato, ma che secondo le prove evidenziate dallo studio dei materiali hanno un impatto ambientale nettamente peggiore di quello previsto.

In aggiunta a tutto questo è stata prevista una etichettatura obbligatoria che rammenti al consumatore l’impatto ambientale negativo della dispersione in ambiente di questi oggetti nonché il loro corretto smaltimento.

Insomma un passo in avanti molto forte e determinato che ci consentirà di eliminare decine di tonnellate di plastica dalle nostre case, dai nostri fiumi e dai nostri mari.

L’applicazione della direttiva europea che prevede lo stop alla plastica monouso, tuttavia, non trova tutti d’accordo.

Lo stesso ministro Cingolani ha definito questa direttiva assurda poiché vengono assimilati alla plastica anche i prodotti realizzati in carta plastificata di cui l’Italia detiene in Europa una quota molto importante (35%). Quota che vede impegnati migliaia di lavoratori e moltissime aziende specializzate che ora temono per il loro futuro.

Oltre al Ministro per la Transizione Ecologica si è espresso polemicamente anche il Ministro della Sviluppo Economico Giorgetti che teme ricadute negative per il comparto nazionale di questi prodotti.

A calmare le obbiezioni italiane, ancora una volta comunque, ci pensa l’Europa venendo incontro alle esigenze del nostro paese.

La notizia dell’ultimo minuto, arrivata in redazione pochi minuti fa, è che la Commissione Europea – su pressione del Ministro Cingolani e del Ministro Giorgetti – ha rivisto l’impostazione della direttiva sullo stop all’uso di plastica monouso, specificando che se un oggetto è composto al 90% di carta e al 10% di plastica verrà considerato di plastica solo per quella percentuale.

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Info Walter Pilloni

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Affermato Imprenditore, da anni porta avanti la missione di divulgatore ambientale. Laureato in Giurisprudenza, ha pubblicato centinaia di articoli su clima e ambiente, realizzato 3 libri e un programma tv. Per le sue frequentazioni dei mercati asiatici, è stato nominato Ambasciatore di Genova nel mondo. E' consigliere comunale di VINCE GENOVA.

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