Premio Bindi
Locandina Premio Bindi 2021

Alla scoperta del Premio Bindi

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Alzi la mano chi conosce il Premio Bindi.

Se posso accettare (con fatica) che non si conosca il Premio, è imperdonabile non sapere chi sia Umberto Bindi.

Il mio mondo è cominciato in te. Il mio mondo finirà con te.
Il cantautore nasce a Bogliasco il 12 maggio 1932 e fu stroncato da un’Italia bigotta che non accettava la sua omosessualità.
La sua innovazione era già chiara ai contemporanei e la sua raffinatezza ha ispirato un concorso senza preclusioni per il tipo di proposte artistiche, ma che non ha avuto ancora giusto risalto.
Zibba, che abbiamo già intervistato in questa rubrica, è il direttore artistico negli ultimi anni e ha seguito le vittorie di: Roberta Giallo (2017), Lisbona (2018), Micaela Tempesta (2019) e Luca Guidi (2020).

Successo o meteore?

Partiamo dall’ultima edizione dove “Sudoku” di Luca Guidi vince il Premio Bindi, ma il contesto pandemico non lo aiuta.

Peccato perché il brano è bello, non originale se proprio vogliamo essere puntuali, ma dolce ed elegante, una bella melodia da ascoltare guardandosi allo specchio invecchiare.
L’anno precedente si era osato di più. Vinceva infatti la napoletana Micaela Tempesta, autodidatta con laptop, testo aggressivo e folclore meridionale, forse un pochino stereotipato, però Zibba ha scelto di puntare su di lei. Forse è la mia preferita, anche perché vedo un progetto, una volontà di dar un indirizzo al Premio, non so se Umberto avrebbe apprezzato, però la scelta è interessante.
Nel 2018 non è andata bene invece con Lisbona, aka Luca Fratto, non capisco perché ha vinto. Promemoria: devo chiederlo a Zibba. Niente di personale.
Meglio a mio avviso Roberta Giallo, cantautrice che ha aperto i concerti di Sting e Carmen Consoli. Un personaggio abbastanza in vista per i canoni del Premio, ma nel complesso frizzante e apprezzabile, a volte la spocchia intellettuale soverchia l’eleganza però una vittoria centrata.
Non vedo l’ora di capire cosa accadrà per la nuova edizione, corro a chiamare l’organizzatrice deus ex machina Enrica Corsi… tra pochi giorni arrivano i nuovi finalisti e Soundcheck deve avere un posto in prima fila!
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Info Francesco Crisanti

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Docente di lettere e storico dell'arte, ma anche collezionista di dischi, libri e fumetti. Ha pubblicato: "Un capolavoro senza tempo. La Basilica di San Piero a Grado", una guida sull'Abbazia di Borzone oltre ad un testo di narrativa per ragazzi intitolato "Ventitré" e ha un cassetto pieno di nuovi progetti, testi e idee che non vedranno mai la luce o forse sì... ci penseremo domani.

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