Nell’ultimo anno la Guardia di Finanza e la dogana di Spezia hanno sequestrato più di 12 milioni di dispositivi medici e di protezione individuale (mascherine e guanti) pronti ad essere immessi nel mercato o ad essere utilizzati in istituti sanitari pubblici. Tutti i prodotti erano privi della regolare marcatura CE o erano corredati da certificati falsi.
Le analisi effettuate dai laboratori ADM sulle mascherine FFp2 hanno infatti confermato che, in diversi casi, la capacità di filtrazione batterica risultava non superiore all’80%, quindi di molto inferiore ai limiti di legge fissati al 94%.
Nel corso dell’operazione “Safe Breathing” le successive perquisizioni effettuate presso le sedi aziendali di società importatrici di Spezia e Firenze hanno permesso di raccogliere elementi che hanno portato alla denuncia di cinque importatori.
A carico dei cinque indagati, uno di nazionalità cinese e gli altri italiani, ci sono le accuse di contrabbando aggravato, delitti contro l’economia e frode nelle pubbliche forniture.
L’operazione condotta da dogana e Guardia di Finanza ha infatti portato alla luce un sistema di truffa ai danni della spesa pubblica in quanto i prodotti, oltre a non essere conformi, presentavano anche un costo (sostenuto da strutture pubbliche) ben superiore al valore medio di mercato.