summit virtuale sul clima
Joe Biden apre il Summit Virtuale sul clima del 22 aprile 2021

I grandi del mondo riuniti in un summit virtuale sul clima

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In occasione dell’International Earth Day (Giornata Mondiale della Terra), lo scorso 22 aprile, il neo Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha riunito i grandi leader della Terra in un summit virtuale per discutere dell’urgente e preoccupante questione dei cambiamenti climatici.

Un’occasione nella quale quaranta leader mondiali, connessi tutti insieme in video conferenza, hanno avanzato – ciascuno per la propria parte – proposte per ridurre le emissioni di gas serra e, conseguentemente, il fenomeno del riscaldamento globale, come previsto dagli accordi di Parigi

Un problema globale che, riguardando la nostra Casa Comune (come Papa Francesco ha definito il nostro pianeta), ha quindi saputo riunire allo stesso “tavolo”, uomini – Capi di Stato – dalle diffusamente note divergenze politiche. Segno che davanti ad una “casa che va a fuoco” (per citare Greta Thunberg) non c’è ideologia o divergenza che tenga.

Un summit virtuale sul clima pieno di sorprese

Tra i presenti al vertice, c’era il Presidente cinese Xi Jinping che si è dimostrato molto interessato alla questione climatica. Questo almeno a parole. Il leader cinese, infatti, è stato l’unico – tra tutti i leader mondiali – a non avere presentato un piano d’azione personale su come intervenire per risanare il nostro pianeta.

Viene dunque da pensare che la presenza di Xi Jinping al summit fosse solo una scusa per far bella figura agli occhi degli altri grandi del mondo. Una passerella, insomma, per apparire – anche a livello mediatico – “tra i buoni” che hanno a cuore l’ambiente.

Una sfilata priva di sostanza però. Poiché dietro i riflettori cinesi le cose sono ben lontane dal cambiare. Con la Bank of China che continua ad investire sulle fonti fossili sebbene sia impegnata in un programma a medio termine che le impone investimenti verso le fonti rinnovabili.

Invito accettato anche dal Presidente russo Vladimir Putin, che raccoglie la sfida della sostenibilità e prevede, nei prossimi 30 anni, di portare le emissioni di gas serra in Russia ad un livello inferiore a quelle dell’Unione europea.

Anche il presidente americano Biden, dal canto suo, è stato molto perentorio.

Il costo dell’assenza di decisioni continua a crescere. Questo è il decennio decisivo se  vogliamo evitare conseguenze drammatiche e irreversibili. “La scienza ci comunica – ha detto Biden –  che il tempo è il nostro nemico. Il nostro impegno è quello di tagliare le emissioni fino al 52% entro il 2030.

Biden ha inoltre promesso di utilizzare il Green Found per aiutare i paesi poveri a superare il gap energetico senza inquinare.

Tra le grandi sorprese di questo summit virtuale sul clima, c’è stata anche la dichiarazione del presidente del Brasile.

Bolsonaro, infatti, ha informato i colleghi che starebbe per decretare lo stop alla deforestazione dell’Amazzonia.

Grandi proclami, insomma, a cui speriamo di veder seguire azioni concrete.

Per l’Italia era presente il nostro Presidente del Consiglio Mario Draghi: “Bisogna invertire la rotta prima che sia troppo tardi. L’Italia quest’anno detiene la presidenza del G20. Sarà un tema che dibatteremo anche in quella sede.

L’Europa ha dunque appena portato a casa un accordo tra Stati che prevede la riduzione di almeno il 55% dei gas serra entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050.

Un impegno che vede in prima linea il Principe Alberto di Monaco, che intervistato da Radio Montecarlo, lancia un appello esortando ad agire tempestivamente:

Grazie alla scienza e alla tecnologia ci sono i mezzi per ridurre l’impatto sull’ambiente, utilizzare energie più rinnovabili e cogliere il meglio di quello che la Natura ci offre. Dobbiamo farlo tutti insieme, organizzazioni Internazionali, mondo scientifico ed economico, Governi e società civile, perchè se il Pianeta sarà in buona salute, lo saremo anche noi.”

Non si è fatta attendere la replica dell’attivista Greta Thumberg: “Le decisioni esposte dai leader mondiali sono largamente insufficienti. Non possiamo accontentarci di qualcosa solo perché è meglio di niente, siamo già indietro di decenni. La vostra inerzia ci sta esponendo a conseguenze drammatiche ed irreversibili.

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Info Walter Pilloni

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Affermato Imprenditore, da anni porta avanti la missione di divulgatore ambientale. Laureato in Giurisprudenza, ha pubblicato centinaia di articoli su clima e ambiente, realizzato 3 libri e un programma tv. Per le sue frequentazioni dei mercati asiatici, è stato nominato Ambasciatore di Genova nel mondo. E' consigliere comunale di VINCE GENOVA.

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