Dopo il tris della scorsa giornata di Serie A, le squadre liguri subiscono un nuovo arresto. Due pareggi per le genovesi, con la Samp che sfiora l’impresa a San Siro contro un Milan salvato in extremis dal giovane Hauge. Il Genoa passa in vantaggio in casa grazie a un ritrovato Mattia Destro, ritornato al goal dopo 8 partite a secco. La Fiorentina, però, agguanta il pareggio trascinata dal solito e implacabile Vlahović.
Manca la fortuna ma non il coraggio allo Spezia che, in un pomeriggio romano, deve arrendersi alla Lazio. Scintille nel finale tra Lazzari e Agudelo in seguito ad un intervento duro dello spezzino. Il numero 29 biancoceleste esagera nella reazione e si fa espellere da Antonio Giua. Poco prima del fischio finale, il direttore di gara manda anche Correa sotto la doccia a causa di una scorrettezza nei confronti di Agoume.
Con il punto guadagnato in trasferta, i blucerchiati di mister Ranieri consolidano il decimo posto in classifica, tirandosi praticamente fuori dalla lotta per la salvezza. Situazione leggermente diversa per il Grifone che, pur rimanendo a dieci punti dalla terzultima, non può abbassare la guardia per evitare di essere raggiunto da Benevento e Fiorentina.
La sconfitta contro la Lazio costringe lo Spezia ad un tour de force nelle ultime 8 giornate di campionato per non retrocedere. Vietato sbagliare, questo l’imperativo per la squadra di Italiano a partire dal prossimo incontro con il Crotone. Gli spezzini non dovranno sprecare i 5 punti di vantaggio su un Torino quartultimo e in netta ripresa dopo il pareggio nel derby della Mole.
Colpaccio sfiorato al San Siro
Dominio Samp nel primo tempo
La prima partita del lungo sabato santo è quella del San Siro tra Sampdoria e Milan. I ragazzi di Claudio Ranieri tentano l’impresa contro un avversario in evidente calo. In attacco, i blucerchiati si affidano al tandem Quagliarella – Gabbiadini, mentre a centrocampo può brillare il talento del giovane Damsgaard. Il danese, reduce da una doppietta in nazionale lo scorso 28 Marzo contro la Moldova, si riconferma una delle sorprese della Serie A.
Nei primi minuti di gioco è la Samp a rendersi subito pericolosa, prima con il tiro da posizione defilata di Gabbiadini e poi con l’uno due in area tra Quagliarella e Augello che porta il difensore a tu per tu con Donnarumma. Il portiere rossonero si fa trovare pronto in entrambe le situazione, disinnescando i tiri avversari.
La pressione dei doriani non accenna a calare e al 24′ il colpo di testa di Thorsby impensierisce nuovamente Gigio che con un riflesso devia in angolo. Il primo tempo si conclude sullo 0 – 0, con il Milan in chiara difficoltà.
Hauge risponde a Quagliarella
Nella ripresa, un erroraccio in fase di impostazione di Theo Hernandez regala la palla a Quagliarella che, vedendo il portiere fuori dai pali, punisce i rossoneri con un pallonetto delizioso. Meritato vantaggio per la Samp che, però, si ritrova con un uomo in meno a causa del doppio giallo ad Adrien Silva dopo un fallo su Castillejo. I padroni di casa accennano una reazione, prima con Calhanoglu dal limite e poi con il tiro di Rebic.
L’attaccante croato viene servito in profondità da Hauge e batte Audero con un tiro in diagonale. L’intervento provvidenziale di Colley, però, salva la Samp negando al rossonero la rete del pareggio. Il Milan non ci sta e si getta in avanti alla disperata ricerca del goal.
Pochi minuti più tardi, al minuto 87, Kessié suona la carica dei suoi e guida la ripartenza. Il pallone arriva sui piedi di Hauge che, con un destro a giro, batte il portiere blucerchiato.
Le ultime occasioni della partita sono a favore dei padroni di casa che sfiorano la vittoria ben due volte. A due minuti dalla fine, Calhanoglu carica il destro da fuori area e costringe Audero ad una grande parata, mentre in zona Cesarini il palo nega a Kessié il goal partita.
La gara del San Siro termina 1 – 1, risultato positivo per i liguri al termine di una prestazione di livello. Discorso diverso per il Milan che vede sfumare sempre di più la rimonta scudetto.
Il fattore Ferraris
Il vantaggio di Destro non basta
Nella meravigliosa cornice del Luigi Ferraris di Genova, i rossoblù attendono la Fiorentina affidandosi ad un tandem inedito composto da Mattia Destro e Gianluca Scamacca. I viola, orfani di mister Prandelli, confidano in Vlahović per conquistare 3 punti fondamentali in classifica. Partita divertente sin da subito, con entrambe le squadre in pressing.
Al 12′, Pulgar su punizione pesca Milenković in area ma il serbo di testa non riesce ad angolare a sufficienza per impensierire Perin. Un minuto dopo, il Grifone parte all’attacco e passa in vantaggio. Zappacosta sventaglia dalla fascia verso Scamacca che, in spaccata, serve Destro al centro dell’area.
Il 23 genoano insacca senza problemi il suo decimo goal stagionale, quota che garantisce il rinnovo automatico del suo contratto fino al 30 giugno 2022. Era dal 2017 che Destro non raggiungeva la doppia cifra in Serie A. La Fiorentina, però, non molla e trova il pareggio dopo dieci minuti. Pezzella tenta il lancio lungo da metà campo verso Castrovilli che, saltando più in alto di Masiello, riesce a fare sponda per Vlahović.
Il numero 9 calcia di prima fulminando Perin con un tiro ad incrociare. Dodicesimo goal in campionato per il talento serbo che si conferma uno degli elementi più importanti della formazione toscana. Il primo tempo finisce in pareggio dopo un palo (seppur in fuorigioco) di Destro e la rete sfiorata da Castrovilli di rovesciata.
L’imbattibilità casalinga del Genoa in Serie A
Il secondo tempo prova a dimostrarsi all’altezza del primo ma l’espulsione di Ribery al 50′ cambia le dinamiche di gioco. Il Genoa prova a rendersi pericoloso prima con l’incursione in area di Scamacca e poi con il tiro di Badelj da fuori area. In entrambi i casi il pallone finisce alto rispetto alla porta difesa da Drągowski.
Dall’altra parte del campo, la Fiorentina va vicina al vantaggio con la spizzata di testa di Bonaventura. Il giocatore ex-milan sbuca nell’area genoana in seguito al cross di Venuti ma spedisce il pallone oltre la traversa.
Allo scadere, Zappacosta mette giù il cross di Ghiglione nell’area viola, carica il mancino ma spreca una buona occasione colpendo male con l’esterno. Il match finisce in parità, con il Genoa che si conferma imbattuto in casa dal 16 dicembre 2020 e la Fiorentina che fallisce il sorpasso.
Luci ed ombre all’Olimpico
Spezia vicino al vantaggio
La vittoria della scorsa giornata di Serie A ha dato fiducia agli spezzini in vista della volata finale. I ragazzi di Vincenzo Italiano sperano di conquistare la vittoria anche contro la Lazio all’Olimpico. Le due squadre si studiano, mantenendo un ritmo non eccessivamente elevato durante le prime battute di gioco.
Al nono minuto, Immobile porta a spasso la difesa avversaria e serve Correa al centro dell’area. L’argentino spreca l’assist del compagno calciando alto a tu per tu con l’estremo difensore dello Spezia. Gli ospiti provano a rispondere, con Gyasi che costringe Reina all’intervento in tuffo per respingere il suo sinistro dal limite.
Gli Aquilotti concludono il primo tempo in attacco, sfiorando il vantaggio con Maggiore che di testa non riesce ad inquadrare lo specchio della porta da distanza molto ravvicinata.
Caicedo vanifica il capolavoro di Verde
Al 54′ del secondo tempo, Immobile serve un altro cioccolatino a Correa che si allunga troppo la palla prima a rete. Zoet ne approfitta e salva lo Spezia in uscita sull’argentino. Due minuti più tardi, il numero 11 laziale si fa perdonare sfornando un assist preciso per Lazzari che insacca la rete del vantaggio.
Nell’ultima mezz’ora di gioco, però, gli spezzini trovano un goal sensazionale. Gyasi vince un rimpallo sulla fascia e mette in mezzo un cross che viene ricevuto da Verde. Il giocatore spezzino si coordina e di rovesciata centra l’incrocio dei pali battendo Reina.
A due minuti dalla fine, Marchizza sporca la traiettoria di un cross avversario con il braccio e concede alla Lazio un calcio di rigore. Dal dischetto parte Caicedo che spiazza il portiere e regala alla squadra, ancora una volta in questa edizione della Serie A, il successo in rimonta in zona Cesarini.
Lo Spezia prova a conquistare il pareggio, ma la Lazio prova ad anestetizzare il gioco. Negli attimi conclusivi, una brutta rissa coinvolge i giocatori di entrambe le squadre in seguito alla reazione esagerata di Lazzari verso Agudelo. Il giocatore laziale viene espulso e, dopo alcuni secondi, anche Correa riceve un rosso per comportamento scorretto.
Otto partite per rimanere in Serie A
Nonostante la superiorità numerica, i liguri non hanno tempo a sufficienza per rimontare e devono arrendersi ad una Lazio aiutata dalla fortuna. Per la fortuna dello Spezia, le principali concorrenti nella lotta per la Serie A non hanno guadagnato punti.
Le prossime 8 partite saranno fondamentali per la squadra allenata da Vincenzo Italiano, a partire dalla sfida di sabato prossimo contro il Crotone all’Alberto Picco. La salvezza non è un traguardo irrealistico e il carattere mostrato a Roma non può che essere un importante punto di partenza per affrontare al meglio la volata finale.
Alessandro Gargiulo