Come molte città d’Italia Genova è legata ai saperi artigianali. Una storia fatta di creatività, tradizione e maestria.
Estetica e saper fare. L’alto artigianato contraddistingue l’Italia da nord e sud. Si tratta di saperi antichi che ancora oggi rimangono vivi. Anche Genova si contraddistingue per la sua tradizione artigiana. In particolare nel settore tessile ancora oggi rimane viva la realizzazione della tessitura. Questa lavorazione è stata importata dai mercanti liguri di ritorno dalle terre orientali nel medioevo. Si tratta di un’arte basata sull’intreccio al telaio a mano. E’ nei borghi della riviera di Levante che si diffonde questo tipo di lavorazione nel XVI secolo. Oggi viene ancora praticata dando vita a damaschi e tessuti.
Altra tradizione ligure tipica è l’arte del velluto. Un tessuto nato in oriente che si diffonde a Genova dopo le crociate. Nel seterie di Zoagli vengono ancora realizzati i velluti genovesi. Si tratta di un processo complesso in quando è necessario eseguire una serie di comandi tramite cinque pedali. Altro tessuto artigianale tipico è il macramè utilizzato per creare asciugamani e tovaglie nonché capi particolari. Nato in Oriente, è giunto in Liguria nel 1300 quando i marinai durante la navigazione passavano il tempo a intrecciare fili creando nodi per dare vita a tappeti.
Si passa poi alla filigrana. Una lavorazione realizzata con filo e granulo d’oro o argentato uniti in trame realizzando motivi decorativi. Una tecnica artigianale che si sviluppa principalmente a Campo Ligure. Una particolare tradizione genovese è quella del mosaico. Tipica dei luoghi religiosi liguri, si tratta di una pavimentazione creata con la tecnica “risseau”. Un procedimento che richiede l’utilizzo di ciottoli di mare e pietre di fiume che uniti dando alla luce disegni di ogni tipo. Da motivi floreali a simboli religiosi o nobiliari.
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Artigianato genovese: mezzaro e botteghe storiche simboli della tradizione tutt’oggi viva
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Nella storia della tradizione artigiana genovese ruolo centrale viene svolto dal mezzaro. Si tratta di un grande telaio realizzato in cotone decorato tramite impressione a stampa. Impreziosito da motivi floreali presenta un bordo decorato su quattro lati e un campo centrale al suo interno. Originario dell’India, arrivò a Genova in quanto le navi della Compagnia delle Indie facevano spesso tappa in Liguria. Quest’ultima aveva commissionato la creazione di grandi teli denominati palampores, dal persiano coperte da letto, decorati con fiori di ogni genere. E’ con il Rinascimento che il mezzaro si diffonde in Liguria. Nel corso della storia le dame genovesi erano solite indossarlo, spesso utilizzandolo per avvolgere la nuca. Oggi il mezzaro fa parte dell‘arredamento delle case genovesi ed è simbolo della storia ligure.
A tutto questo si unisce l’incredibile patrimonio donato dalle botteghe storiche. Luoghi sparsi per le vie genovesi dove la tradizione rimane tutt’oggi viva e conserva il fascino della città. Drogherie, macellerie, pasticcerie, sartorie, friggitorie, negozi di tessuti, laboratori dedicati alla lavorazione del vetro, le botteghe si trovano in palazzi antichi e conservano arredi d’epoca.
Qui sono presenti strumenti degli antichi mestieri uniti e alle nuove tecnologie per fondere tradizione e innovazione. Collocate nel dedalo dei caruggi, sono 43 le botteghe genovesi. Queste da oltre 70 anni conservano il fascino intramontabile dell’artigianato genovese permettendo di vivere un’esperienza d’acquisto unica.
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Dal 2011 fanno parte dell’Albo della botteghe storiche appositamente creato dalla Soprintendenza, da Comune, dalla Camera di Commercio e dall’Associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato genovese.