Nella mattina del 26 marzo, le professioni del wedding sono scese in piazza per chiedere la ripartenza di matrimoni e cerimonie.
È un grido di aiuto, quello lanciato oggi da Genova e altre trenta piazze italiane dal movimento “Insieme per il wedding”, rappresentativo delle imprese che ruotano intorno al settore dei matrimoni e delle cerimonie.
Il settore è infatti da mesi completamente chiuso, in seguito alle disposizioni di contenimento epidemiologico in vigore.
Le richieste dei manifestanti
Chiedere alle istituzioni adeguate rassicurazioni sulla ripresa dell’attività, partendo da una data certa oltre la quale sarà possibile tornare a celebrare i matrimoni, e concrete misure di sostegno economico, proporzionate alle perdite di fatturato dell’ultimo anno.
Sono queste le richieste che i manifestanti hanno avanzato durante la manifestazione. «Qualche migliaio di euro non è sufficiente a compensare oltre un anno di crisi» – denunciano gli organizzatori.
Le testimonianze
«La pianificazione di un matrimonio può durare fino a un anno» – spiega Maria Paola Conte, titolare di atelier
I numeri del settore pre e post pandemia
I matrimoni celebrati in Liguria sono stati 4.662 nel 2019. Circa l’85% delle cerimonie è stato annullato nel 2020. Matrimoni e cerimonie generano in Liguria un fatturato di circa 2 miliardi e occupano 30mila persone tra lavoratori autonomi e dipendenti diretti e indiretti.
Beatrice Dagnino