14,7 milioni in più del previsto, ecco quanto costerà la costruzione del Ponte San Giorgio a Genova.
Cifra irrisoria se si considera che si tratta del 7% dell’appalto da 202 milioni di euro e sulla quale ha inciso anche l’emergenza covid-19. La principale motivazione degli extra-costi – si legge infatti in una nota della struttura commissariale – è determinata dall’impatto del Covid 19 sull’andamento del cantiere e da alcuni lavori connessi a rinvenimenti imprevisti.
Anche di questi costi dovrà farsi carico il gestore Autostrade per l’Italia che, finora, ha proceduto con regolarità ai pagamenti pattuiti.
Questo quanto emerge a conclusione della procedura di accordo bonario relativa all’appalto di costruzione. La procedura di accordo bonario, come previsto dal contratto evita il contenzioso tra struttura commissariale e costruttori.
Tale procedura inoltre consente di approvare un nuovo quadro economico con un aumento dei costi di 14.728.509,03 euro.
Cifra peraltro corrispondente a quanto dichiarato dal sindaco e commissario alla ricostruzione Marco Bucci che, a seguito della dichiarazione di Alessandro Terrile (che accusava un aumento del 49% dei costi) aveva parlato invece di extra-costi inferiori al 9%.
Lo stesso meccanismo sarà applicato anche per la definizione degli extra-costi delle opere di demolizione dei monconi e delle pile del vecchio ponte Morandi che aveva un valore di appalto di 19 milioni di euro.
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