Secondo il nuovo bollettino emesso da Regione Liguria ci sono 235 nuovi positivi al coronavirus a fronte di 5050 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.
Qui di seguito il dettaglio, riferito alla residenza della persona testata.
- IMPERIA (Asl 1): 60
- SAVONA (Asl 2): 80
- GENOVA: 67, di cui:
Asl 3:48
· Asl 4: 19 - LA SPEZIA (Asl 5):28
- Non riconducibili alla residenza in Liguria: 0
Diminuiscono gli ospedalizzati, attualmente 703 di cui 60 in terapia intensiva (rispetto ai 718 di ieri).
Sul fronte vaccinazioni sono 49.460 le dosi consegnate (fonte ministeriale) e 37.028 quelle somministrate.
E durante il consiglio regionale odierno l’assessore Marco Scajola ha commentato che l’obiettivo di Regione Liguria è di vaccinare tutti gli over 65 entro fine giugno e arrivare a un milione di persone alla fine di settembre.
“Le scelte sulle priorità delle vaccinazioni sono state fatte a livello ministeriale e le stiamo seguendo scrupolosamente. Nella seconda fase cercheremo di vaccinare tutte le categorie più a rischio e cercheremo di arrivare nel più breve tempo possibile a vaccinare l’intera popolazione”, ha aggiunto Scajola.
Nel frattempo, fa discutere la scelta di alcuni operatori sanitari e infermieri in rsa e case di cura che vorrebbero rifiutare la vaccinazione anti-covid.
Sull’argomento interviene la Uil Fpl Genova e Liguria.
Scrivono dal sindacato: “In questi giorni stiamo assistendo anche sul territorio a spiacevoli polemiche rispetto agli operatori della sanità che al momento non intendono o non possono vaccinarsi contro SARS-CoV-2″.
“Parliamo di lavoratrici e lavoratori che devono confrontarsi con accuse gravi scagliate a forte velocità all’interno di piazze social, con toni decisamente esasperati. In un attimo, una parte dell’opinione pubblica ha trasformato gli eroi della prima ora in infami da linciare. Ecco, è proprio qui che deve intervenire il soggetto pubblico affinché la ferocia da tastiera non trasformi il vaccino in un campo di battaglia molto più ampio”, si legge nella nota.
“Come rappresentanti dichiariamo il nostro impegno affinché la vaccinazione possa svolgersi nel modo migliore e con la più alta partecipazione possibile”.
“D’altra parte chi ha ricevuto una valutazione clinica sfavorevole al vaccino, non va demonizzato né sottoposto al pubblico ludibrio, anzi: va rassicurato insieme al resto della cittadinanza in un’ottica di coesione sociale e responsabilità”, concludono dal sindacato.
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