Gaslini, tornano i papà

Rinvenute tracce di microplastiche nella placenta umana

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Sono state rilevate tracce di microplastiche in particelle tra i 5 ei 10 micron nella placenta di sei donne sane tra i 18 e i 40 anni.

Dodici frammenti di materiale artificiale identificati come polipropilene e altri materiali sintetici.

Era una di quelle notizie che sapevamo che presto o tardi sarebbe arrivata. Era solo questione di tempo.

Oggi apprendiamo con sbigottimento che le nostre preoccupazione erano fondate. Un’orribile conferma che si attendeva da molto tempo ma che si sperava arrivasse il più tardi possibile.

Ed invece, purtroppo, da questo momento le ipotesi assumono la forma della certezza.

Abbiamo a lungo giocato con il fuoco e ci siamo scottati.

Il testo della notizia diffuso dall’agenzia ANSA non lascia spazio a semplicistiche interpretazioni e ci consegna ad un futuro che, sul piano della salute, appare molto incerto e preoccupante.

Questa ricerca denominata non a caso “Plasticenta” mirava proprio a verificare se le microplastiche avessero già raggiunto l’essere umano e in quale modo si fossero fissate nel suo organismo. Placenta compresa.

Da questa ricerca congiunta dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma e il Politecnico delle Marche oggi sappiamo che le microplastiche si stanno fissando anche la dove è più elevato il rischio biologico per le future generazioni.

Sono molti anni che gli ambientalisti e gli scienziati mettono in guardia l’umanità da ciò che comporta il continuare a disperdere nell’ambiente buona parte dei 400 milioni di tonnellate di plastica che ogni anno produciamo.

Queste microplastiche libere nell’ambiente marino o terrestre si combinano spesso con gli inquinanti organici persistenti o POP.

I Persistent Organic Pollutants sono sostanze chimiche molto resistenti. Se ingerite possono dare sintomi da avvelenamento o creare patologie cancerogene, nonché provocare squilibri ormonali importanti.

Il prof Antonio Ragusa, dell’Ospedale Fatebenefratelli, autore dello studio sui feti, ha dichiarato che: “con la presenza di plastica nel corpo viene turbato il sistema immunitario poiché riconosce come parte di se stesso anche ciò che non lo è.”

Una dichiarazione drammatica che dovrebbe risvegliare l’attenzione di tutti i media, uomini politici, opinionisti, scienziati, ma che quasi certamente resterà una semplice notizia marginalizzata in sesta pagina subito dopo le notizie sportive.

Come ho già avuto modo di scrivere, l’umanità sta entrando nell’ epoca delle conseguenze di cento anni di scriteriato comportamento.

Ogni anno che passa nel rispetto del principio del “business as usual” ci avviciniamo sempre più ad un destino molto complesso dal quale non sarà facile sottrarsi.

Foto: Tuttosteopatia
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Info Walter Pilloni

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Affermato Imprenditore, da anni porta avanti la missione di divulgatore ambientale. Laureato in Giurisprudenza, ha pubblicato centinaia di articoli su clima e ambiente, realizzato 3 libri e un programma tv. Per le sue frequentazioni dei mercati asiatici, è stato nominato Ambasciatore di Genova nel mondo. E' consigliere comunale di VINCE GENOVA.

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