Approvato ieri notte il nuovo Dpcm “natalizio” in vigore per 50 giorni.
Quali sono le principali novità?
Spostamenti tra regioni: vietato lasciare la propria regione (anche se “zona gialla”) dal 21 dicembre al 6 gennaio se non per motivi di necessità, lavoro o salute.
Spostamenti tra comuni: proibito spostarsi tra comuni per i giorni del 25, 26 dicembre e 1 gennaio.
E non tardano a scoppiare le polemiche.
In un lungo post su Facebook interviene il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “Mentre noi discutiamo dei suggerimenti da dare al Governo, la legge è già stata fatta. Tutti in casa a prescindere da dati, zone gialle, diffusione del virus. Ma deve essere chiaro di chi è la responsabilità di tutte queste assurdità”.
E continua: “La limitazione della libertà dei cittadini deve essere proporzionata al rischio del Covid. Ora qualcuno del Governo mi spiegherà perché, di fronte a dati in calo della Liguria, come di molte altre regioni, un fratello non potrà passare il Natale con la sorella, un genitore con i figli. Ma qualcuno a Roma ha mai viaggiato per l’Italia, o vivono tutti ai Parioli? Perché se stai in una grande città puoi muoverti liberamente, se invece stai in un piccolo comune, probabilmente dovrai passare il Natale e il Capodanno da solo, anche se i parenti vivono a poche centinaia di metri ma in un altro comune“.
“Magari ci si infetta di più se si attraversa il confine tra un comune e l’altro, mentre se si va da un capo all’altro di una grande città, il virus ci risparmia? Questa non l’avevo ancora sentita. Lo stesso vale per ristoranti e bar: se uno ha un ristorante o un bar in un grande città, ‘buon per lui’, si fa per dire. Se la trattoria è in un piccolo paese, in una frazione, per chi starà mai aperta? Se hai una casa a Cortina o Courmayeur e parti per le vacanze prima del 21 dicembre va tutto bene, ma se vuoi portare a Santo Stefano tuo figlio a fare una passeggiata nel parco, che è nel comune vicino al tuo, non puoi”, ribadisce Toti.