È slittata ancora la consegna della perizia sulle cause del crollo del ponte Morandi. Il deposito del documento, previsto per oggi, è ora atteso entro il 21 dicembre.
“Purtroppo l’emergenza Covid non ci consente di lavorare in presenza con gli ausiliari – hanno scritto i tre periti del gip – e le suddette attività, che richiedono un confronto continuo, sono svolte con notevole difficoltà, richiedendo tempi più lunghi rispetto a quanto preventivato“.
Le udienze del secondo incidente probatorio per la discussione sono in programma dal primo febbraio. La perizia dovrà stabilire le cause che hanno determinato il crollo del ponte lo scorso 14 agosto 2018, dove rimasero uccise 43 persone.
Lo scorso anno si era concluso il primo incidente probatorio che fotografava lo stato del viadotto nel momento della tragedia. Dalla relazione erano emersi cavi corrosi ma anche difetti di realizzazione rispetto al progetto originario.
Quello odierno è il sesto slittamento del termine della relazione attesa originariamente un anno fa.
Doveva arrivare infatti nella seconda metà del dicembre 2019, ma gli ingegneri avevano chiesto al giudice altri tre mesi per l’enorme mole di materiale e documenti da visionare e il termine era così stato fatto slittare a marzo.
Era poi stato posticipato al 14 giugno a causa dell’emergenza Coronavirus, ma a maggio la scadenza era stata nuovamente aggiornata al 31 luglio. A metà luglio era stata quindi prorogata al 31 ottobre, per venir ulteriormente allungata di un mese il 16 ottobre scorso.