I nuovi casi di coronavirus in Liguria sono 1052 nelle ultime 24 ore a fronte di 6619 tamponi effettuati.
I nuovi positivi sono distribuiti come segue sul territorio regionale:
- Asl 1, Imperia: 98 casi
- Asl 2, Savona: 45 casi
- Asl3, Genova: 838 casi
- Asl 4, Chiavari: 11 casi
- Asl 5, Spezia: 60 casi.
Al momento risultano ricoverati 1211 pazienti di cui 64 in terapia intensiva.
Nel frattempo, si attende il nuovo Dpcm che dovrebbe essere firmato entro domani.
Nelle regioni ad alto rischio di diffusione del covid-19 potrebbero essere sospese tutte le attività sportive anche se svolte in centri sportivi all’aperto e gli impianti sciistici.
Nella bozza del Dpcm si parla inoltre di sospendere (per le zone indicate ad alto rischio) “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), a esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida dirette a prevenire o contenere il contagio”
Sempre nelle regioni indicate come ad “alto rischio” potrebbero essere sospese le attività inerenti servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti.
In merito al nuovo Dpcm si pronuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “In Polonia nei supermercati tra le 10 e le 12 possono accedere solo i cittadini sopra i 60 anni ma anche in altri Paesi, come l’Olanda. La riteniamo un’idea intelligente. Proteggendo la fascia di età sopra i 75 con regole specifiche e aiuti mirati, oggi avremmo la metà dei ricoverati negli ospedali, il 10% dei morti e il Covid avrebbe un impatto molto minore. Praticamente l’Italia potrebbe andare avanti normalmente. Lo dicono i numeri che troppi fanno finta di non vedere”.
“Lavoriamo per salvare chi rischia davvero con interventi dedicati e mirati alle fasce più deboli. E mentre noi cerchiamo – come e dove possiamo – di trovare soluzioni, c’è chi ancora punta il dito, ignora il problema, preferisce chiudere attività commerciali e fermare il lavoro. Serve lucidità e buonsenso per la salute dei cittadini e il futuro del Paese. E servono subito. Perché poi purtroppo sarà tardi” conclude il governatore Toti.