Ieri sera sotto la sede di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova si sono riunite un centinaio di persone per manifestare contro il nuovo Dpcm.
E non è l’unica manifestazione che si è svolta in questi giorni. A Torino si sono verificati nei giorni scorsi dei veri atti di guerriglia, a Catania bombe di carta davanti la prefettura, cortei a Treviso. In tutta Italia ci sono state manifestazioni di protesta sulle chiusure imposte dall’ultimo provvedimento.
A Genova è sorta una manifestazione spontanea a seguito delle condivisioni sui social. Ristoratori, lavoratori nei settori di sport e spettacolo si sono riuniti per manifestare contro delle misure che metteranno in ginocchio delle categorie già massacrate.
Il presidente Toti ha commentato: “l’esasperazione sociale si sta sposando con l’esasperazione clinica, è comprensibile. Ci auguriamo che il Governo intervenga al più presto, già questa giornata di silenzio è inaccettabile, il presidente del Consiglio ha promesso soldi sui conti correnti delle attività danneggiate e ci auguriamo che mantenga la promessa“.
Peraltro, lo stesso Toti non si era mostrato d’accordo con il nuovo Dpcm e ha dichiarato nei giorni scorsi: “Resto convinto che sarebbero più utili misure per proteggere o lasciare a casa le persone più fragili, gli anziani e chi convive con varie patologie. Se vogliamo convivere a lungo con il Covid dobbiamo proteggere le fasce più a rischio. Anche i giovani si contagiano, ma dopo due o tre giorni di ospedale tornano a casa. La logica è segmentare la popolazione per proteggere quelle persone, ma con il governo non siamo mai arrivati a questo punto di discussione”.