Nuovo record di positivi in Liguria. Sono infatti 447 a fronte di 4776 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Di questi 354 a Genova, 34 a Imperia, 24 a Savona, 18 a La Spezia e 17 nel Tigullio.
Inizia a farsi sentire la pressione negli ospedali dove i ricoverati sono 299 di cui 27 in terapia intensiva. Per questo il San Martino di Genova ha annunciato la chiusura delle visite ai malati della struttura.
Il presidente della Regione Giovanni Toti commenta: “la nuova ondata di contagi sta cominciando a dare qualche pressione sui nostri ospedali. Anche oggi ci sono nuovi ricoveri e dimissioni, il numero delle terapie intensive resta sostanzialmente sotto controllo, nell’ordine delle 25 unità. Il sistema sanitario si è preparato per tempo e c’è disponibilità di posti letto, con tutte le difficoltà e con il fatto che i contagi aumentano”.
Nel frattempo, il liceo Vittorino-Bernini di Genova ha deciso di riprendere la didattica a distanza “per precauzione” in attesa dell’esito di alcuni tamponi. La decisione è stata presa sulla base del verbale 104 del 31 agosto del Comitato tecnico scientifico, secondo cui “le scuole hanno la facoltà di valutare ogni misura di prevenzione atta a contenere il contagio”.
Il preside Angelo Calvisi motiva la sua decisione: “In questo momento non ho casi di Covid a scuola. Noi siamo un istituto piccolo, dobbiamo prevenire prima che curare, perciò prima di riaprire abbiamo deciso di attendere l’esito dei tamponi delle persone coinvolte”.
E intanto aumentano le “zone rosse” di Genova: oltre al centro storico le zone più colpite sono Sampierdarena, Cornigliano e Rivarolo. E il presidente Toti non esclude che possano esserci delle norme più restrittive rispetto a quelle imposte dal governo come la chiusura notturna dei distributori self service h.24, il divieto di vendita di alcolici in alcune tipologie di negozi, il divieto di assembramento in alcune zone individuate dal Comune di Genova.