E’ forte e chiaro il grido di protesta lanciato dall’AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) contro le nuove misure previste per il mondo dello spettacolo dal prossimo dpcm in materia di sicurezza anti-Covid.
Secondo alcune indiscrezioni giornalistiche sembrerebbe, infatti, che nel nuovo decreto – in uscita forse mercoledì 7 ottobre – siano contenute delle disposizioni che limitino fortemente il numero degli accessi degli spettatori nei luoghi di intrattenimento, come cinema e teatri.
Con i numeri di contagi, ricoveri e decessi in aumento ogni giorno, il Governo dunque si appresta a stringere le maglie della sicurezza per cercare di arginare quanto più possibile l’avanzata del coronavirus, incrementando le norme sul distanziamento sociale.

Ma il settore dello spettacolo, già duramente colpito nella prima fase dell’emergenza sanitaria, questa volta non ci sta.
E attraverso una lettera del Presidente di AGIS, Carlo Fontana, si rivolge direttamente al Premier Giuseppe Conte:
“Abbiamo appreso che il prossimo DPCM potrebbe contenere una nuova limitazione nelle capienze per teatri e cinema, a seguito della quale potranno accedere al massimo 200 spettatori. La limitazione degli spettatori con un principio così rigido, senza tener conto della reale capienza delle sale e della possibilità di una maggiore presenza nel pieno rispetto del distanziamento previsto rischia di mettere ulteriormente in ginocchio un settore già gravemente colpito”.
“Non ci sarà, quindi, alla luce di questa eventuale decisione, sostenibilità economica per le attività che faticosamente sono riprese, soprattutto per provare a mantenere vive le comunità ed i territori in una fase così complessa. Comprendiamo il momento difficile ed abbiamo a cuore, come tutti, la tutela della salute pubblica.”
“Nel momento in cui vengono messe in atto, però, tutte le necessarie norme finalizzate alla riduzione del rischio del contagio, riteniamo che si debbano valutare con grande attenzione le possibili ricadute su un settore già in gravissima difficoltà.”
Il presidente Fontana dunque, nella sua nota, garantisce che cinema e teatri sono luoghi sicuri, in quanto si è perfettamente in grado di garantire la tutela sia del pubblico che degli addetti ai lavori.
La tecnologia in questo gioca un ruolo importante. Sono, infatti, molte le App per smartphone nate durante il lockdown per monitorare l’accesso ai luoghi chiusi con capienza limitata, quali negozi e supermercati.
Una di queste – particolarmente apprezzata da Enti Pubblici, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, Coldiretti, Bricocenter e dalla principali catene GDO – è Conta Accessi.
Questa applicazione permette di regolare i flussi di entrata e di uscita durante manifestazioni, mercati rionali, eventi sportivi, spettacoli in cinema e teatri e spettacoli all’aperto in totale sicurezza.
Da inizio anno sono più di 500 le istituzioni e le aziende che si sono affidate al sistema cloud Conta per monitorare ingressi e uscite da luoghi pubblici e privati.
C.B.