Dopo l’annuncio dell’inserimento della Liguria nella “black list” della sanità elvetica e l’imposizione, per chiunque rientri dalla nostra regione, di un periodo di quarantena di dieci giorni, il presidente Toti ha chiesto alle autorità svizzere di rivedere la propria posizione.
Dato che l’incremento dei contagi è da imputarsi al cluster spezzino la proposta è quella di indicare come “zona rossa”, solo la provincia di La Spezia, senza penalizzare tutta la regione.
“Invitiamo la Svizzera a considerare il territorio ligure non come un unicum, ma segmentato nelle varie aree di penetrazione e circolazione del virus”.
E oggi il presidente aggiorna i cittadini tramite la sua pagina social: “Ho sentito al telefono il ministro degli Esteri Di Maio, al quale ieri avevamo scritto dopo la decisione della Svizzera di imporre la quarantena obbligatoria per chi arriva dalla Liguria, e mi ha assicurato che il Governo interverrà al più presto“.
Il presidente aggiunge: “In Liguria lavoriamo giorno e notte per monitorare e limitare il contagio. Non accettiamo che i nostri sforzi vengano intaccati da misure che mettono in cattiva luce la nostra regione e danneggiano le nostre imprese. Dopo tanti sforzi per ripartire non possiamo permetterci ulteriori stop“.
Ma nonostante le rassicurazioni del governo la preoccupazione serpeggia tra gli organizzatori del Salone Nautico che dovrebbe partire il 1° ottobre e che in Svizzera conta un buon numero di espositori e visitatori. Per il momento la Liguria resta off-limits per i cittadini svizzeri. Non resta che attendere quindi la decisione delle autorità elvetiche.