Sono in centinaia a rinunciare alle urne per paura del covid. Sale il timore dei contagi nei seggi che ospiteranno le elezioni del 20 e 21 settembre. Per questo motivo stanno arrivando alle prefetture e ai Comuni le rinunce da parte di scrutinatori e presidenti di seggio.
Tra le città dove si registra il più alto numero di rinunce c’è Imperia, dove saranno sostituiti 114 scrutinatori su 180.
Il governatore Toti ci tiene però a rassicurare: “Il voto per le elezioni regionali in Liguria e il referendum sarà assolutamente in sicurezza perché i seggi già di per sé sono luoghi di distanza sociale: la segretezza del voto, l’ingresso ad uno ad uno nelle cabine elettorali, le sanificazioni sono assolutamente garanzia di sicurezza”.
Nelle strutture che ospiteranno il voto sono già state predisposte precauzioni di sicurezza sanitaria come accessi contingentati, percorsi di entrata e uscita, distanziamento tra i componenti del seggio. Per accedere ai seggi sarà inoltre obbligatorio l’uso della mascherina che sarà rimossa solo per il riconoscimento.
Anche il comune di Genova, che ieri ha lanciato addirittura una call su facebook per la ricerca di sostituti scrutinatori, sta provvedendo a sostituire i rinunciatari e a completare le 653 sezioni presenti sul territorio.
A Spezia l’ufficio elettorale del Comune ha dovuto rimpiazzare almeno 20 presidenti di seggio e a Savona più della metà degli scrutinatori si è ritirato.
Gli elettori liguri chiamati alle urne saranno 1.341.362 si cui 702.083 le donne e 639.279 gli uomini: un numero in linea con quello del 2015, quando gli elettori erano 1.357.540.