Cartelli contro l’ordinanza anti-Covid, sono apparsi nella notte a La Spezia, nel quartiere Umbertino. La zona infatti, è stata l’unica ad essere oggetto di misure più restrittive riguardo gli assembramenti rispetto al resto della città. I cartelli riportano frasi che recitano:”Il Covid non sa leggere il nome delle strade”, “Tutta La Spezia è zona rossa. Basta razzismo”.
Le Opinioni
Ancora nessuna nuova dichiarazione da parte del presidente della Regione Toti, in questi giorni più focalizzato sulle ultime battute di campagna elettorale, e quindi sulla questione della mancanza dei banchi monoposto nelle scuole genovesi.
Deciso invece l’intervento riguardo i cartelli contro l’ordinanza anti-Covid del sindaco spezzino Peracchini, che su Facebook smentisce ogni ipotetico elemento razzista dell’ordinanza, specificando che tutti i cluster sono tracciati dalle autorità sanitarie locali.
Peracchini rispedisce, inoltre, al mittente i dubbi sulla condizione del sistema ospedaliero spezzino, tutt’altro che in una situazione di posti letto satura, ma invece pronto a ricevere ulteriori casi.
Per le opposizioni si tratterebbe invece di mera campagna elettorale. Magro tentativo di smarcarsi da ogni responsabilità riguardo a scelte poco accorte nelle scorse settimane, scaricando ogni colpa sulla comunità locale. In particolar modo quella residente nel quartiere Umbertino, composta da una numerosa comunità di immigrati.
I Fatti
Nello spezzino i casi di Covid sono balzati in pochi giorni a circa 217. Di questi 21 correlati alla comunità dominicana. Molte le segnalazioni e i tamponi effettuati: dai 400 ai 500 al giorno, numeri notevoli per la sanità locale.
Gli esperti hanno definito la situazione generatasi come cluster, che ora è in fase di monitoraggio per poi venire circoscritto. I casi non riguardano solo la città di La Spezia, ma anche la provincia. A Bonassola la cameriera di un bar, risultata positiva e con febbre, è stata messa in isolamento domiciliare.
E’ ancora difficile però capire cosa abbia portato a questo aumento cosi rapido di casi. Per molti, le cause sarebbero gli assembramenti avvenuti durante la festa per la promozione in Serie A della squadra locale. Per altri, si tratterebbe di una festa avvenuta in Toscana (che respinge le accuse) durante la giornata di Ferragosto.