Mancano poco più di 14 giorni alla riapertura delle scuole ed è ancora caos. Il documento con le “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di Covid-19 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia” è stato finalmente approvato ma lascia parecchie questioni irrisolte.
Tra i tanti quesiti il problema dei trasporti che ha portato ad uno scontro tra le regioni e il governo. Tra le proposte relative al trasporto pubblico locale “una definizione più ampia del concetto dei congiunti, estesa anche a compagni di classe e di lavoro”. Questa deroga permetterebbe di superare il limite del metro di distanza sui mezzi pubblici. Non si fa attendere la risposta del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che critica aspramente la proposta.
“Ieri abbiamo chiesto linee guida applicabili al trasporto pubblico per il 14 settembre, quando le scuole riapriranno. Ecco la prima idea del Governo: no al distanziamento sui mezzi tra compagni di scuola o di lavoro, considerati ‘congiunti’. Siamo all’assurdo. Una prima idea, quella del Ministero dei Trasporti, mai concordata, a differenza di quanto dicono dal Governo, con le Regioni. L’idea è questa, sentite bene: consideriamo i compagni di scuola e di lavoro come ‘congiunti’, dunque potranno viaggiare a meno di un metro di distanza l’uno dall’altro. Ma solo compagni di scuola e compagni di lavoro. Avete letto bene. Quindi due compagni di liceo che abitano dalla parte opposta della città dovrebbero prendere lo stesso autobus? Si troveranno a metà strada?”, ha ironizzato Toti.
“E gli operai di una stessa officina che provengono da Voltri o dalla Foce, per fare un esempio di Genova, dovrebbero trovarsi da qualche parte per salire tutti insieme sullo stesso autobus? Ma al Ministero del Trasporti lo sanno come funziona il sistema dei trasporti? L’autista cosa dovrebbe fare, chiedere a chi sale… ‘Scusi lei è studente del D’Oria? Allora a destra. Lei lavora a Fincantieri? Allora vicino a quel signore laggiù che è suo collega. Ma stiamo scherzando? Abbiamo chiesto al Governo linee guida applicabili, che non lascino i cittadini sui marciapiedi il 14 settembre. Così davvero non ci siamo. E a chi accusa le Regioni di fare campagna elettorale dico: l’unica campagna che facciamo è quella per il buonsenso. Qualcuno salga a bordo e decida cose sensate e applicabili”.
Mentre sulle mascherine il Comitato tecnico scientifico ha ribadito l’importanza di igiene, distanziamento e, quando questo non è possibile, l’uso di mascherina.
Intanto sono sempre più i comuni liguri che chiedono di posticipare l’inizio dell’anno scolastico a dopo le elezioni regionali.
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