Un detenuto di 44 anni, originario del Marocco e in carcere a Pontedecimo, ha appiccato il fuoco nella sua cella. L’uomo è in prigione per sequestro di persona, violenza sessuale, furto, rapina e ha acceso il fuoco per protestare sulle condizioni carcerarie.
Il penitenziario di Pontedecimo ospita infatti 155 persone su una capienza massima di 96. Il segretario regionale del Sappe (sindacato autonomo di polizia penitenziaria) scrive: “La Polizia Penitenziaria deve giornalmente controllare ed arginare tali episodi. E’ ora di ragionare su quanto accade nelle carceri liguri, il personale opera senza strumenti e in carenza d’organico con turni di otto ore. Tutto questo è inaccettabile”.
Il detenuto, definito violento, ha acceso il fuoco nella sua cella bruciando cuscino e materasso e causando così una grossa nube di fumo. I poliziotti della struttura in servizio hanno spento l’incendio estraendo il detenuto dalla cella ed evacuato l’intero piano terra del reparto maschile. Secondo il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, l’uomo aveva già in passato aggredito altri detenuti e distrutto gli arredi della cella.
Quattro agenti di polizia e il comandante sono rimasti lievemente intossicati e sono stati trasportati al Pronto Soccorso del San Martino.