Al termine del vertice di emergenza di ieri sulla chiusura delle discoteche arriva la decisione. Il Governo cerca di correre ai ripari dopo l’impennata dei contagi avuta nei giorni scorsi. E lo fa con la chiusura alle attività da ballo e con l’obbligo alle mascherine anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi della movida. L’ordinanza è firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che su twitter dice: “Nuova ordinanza: 1. Sospensione delle attività del ballo, all’aperto e al chiuso, che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico. 2. Obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento. Avanti con prudenza”.
Come era prevedibile insorgono gli operatori delle imprese da ballo che avranno perdite per 4 miliardi di euro. Le proteste arrivano dall’Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo: “la discoteca è un grandioso capro espiatorio. Noi non ci sentiamo responsabili’. Osserveremo nei prossimi mesi se a discoteche chiuse il ‘contagio’ si fermerà! Lo osserveremo attentamente. E agiremo di conseguenza“. Non si esclude un ricorso al Tar.
Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, promette che saranno comunque approntate risorse specifiche per far fronte ai danni: “Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche è grosso ma non vedo alternative, serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo. Sarà fatto il possibile per dare un sostegno economico alle attività che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto“.
Si fermano quindi le discoteche e nel dpcm dello scorso 7 agosto, peraltro, non si lasciavano spazi a riaperture
Diversi governatori avevano però derogato al dpcm con ordinanze che consentivano l’attività dei locali che in estate movimentano un notevole flusso finanziario. Per questo motivo il ministro degli Affari Regionali, Boccia, ha convocato d’urgenza il vertice tra i presidenti delle Regioni e il governo.
Speranza spiega il perché della restrittiva decisione: “Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza. E arriva quindi la sospensione delle attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso” e inoltre “non sono ammesse deroghe con ordinanze regionali“.
Viene inoltre introdotto l’obbligo dalle 18 alle 6 di mascherina anche all’aperto, negli spazi che, per caratteristiche, favoriscono gli assembramenti.
Boccia sostiene che “restiamo uno dei paesi più sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria; ma questa condizione non è casuale bensì figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora è il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili”.
Giovanni Toti, governatore della Liguria, ha puntualizzato che “i locali da ballo con bar e ristoranti potranno continuare a svolgere queste attività, servire pasti e preparare drink“.
Foto by gazzetta del sud