E’ stato lo stesso Alessio Scalamandrè, di 28 anni, ad ammettere di aver colpito a morte il padre di 62 anni. “L’ho colpito io” queste le parole del giovane su quanto accaduto in via Garrone.
Il corpo è stato trovato dalla polizia dopo una chiamata ricevuta al 112 : “Venite, ho colpito mio padre”. Arrivati sul posto, i soccorritori, hanno constatato la morte dell’uomo.
Dalle indagini è emerso un provvedimento emesso dal tribunale nei confronti di Pasquale Scalamandrè, il padre del ragazzo, a cui veniva intimato di non avvicinarsi ai figli e alla moglie. Lunedì sera ha infranto il divieto di avvicinamento presentandosi all’appartamento. Da anni Pasquale Scalamandrè portava avanti nei confronti della moglie violenze e vessazioni. Tanto che la donna a gennaio di quest’anno aveva denunciato il marito ed era riuscita ad allontanarlo dall’abitazione di famiglia.
La donna era stata trasferita in una struttura protetta a causa degli appostamenti dell’uomo che erano andati avanti per mesi. Il processo sarebbe iniziato il 30 settembre e l’uomo si è presentato in Via Garrone per costringere il figlio maggiore a cambiare la deposizione del processo. “Hai rovinato la vita alla mamma, io ho solo detto la verità” ha detto al padre il 28enne prima che l’uomo si scagliasse contro di lui.
A quel punto Alessio ha temuto per la sua vita e per quella della madre e l’ha colpito con un matterello fino ad ucciderlo.
I due fratelli sono stati portati in questura e interrogati. Il 28enne è stato arrestato per omicidio aggravato dal grado di parentela, in concorso con il fratello minore, presente sul posto.
Alessio, 28 anni, incensurato e molto attivo nel volontariato, si trova nel carcere di Marassi.
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