Questa mattina, nei pressi del casello di Masone, si sono date appuntamento oltre 200 persone con fischietti e trombette in segno di protesta.
Protesta non solo per il caos sulle autostrade ma anche contro l’abbandono dei paesi delle valli che risultano isolati a causa della viabilità provinciale, con strade interdette come la statale del Turchino, caselli bloccati e della carenza di collegamenti ferroviari alternativi.
Elementi che rendono impossibili spostamenti anche per sicurezza o sanità. Presenti alla protesta anche i sindaci del territorio e le forze dell’ordine che hanno dovuto gestire alcuni momenti di tensione di una comunità esausta, uno dei quali durante il transito di un’auto aziendale di Autostrade per l’Italia.
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